Respinta la particolare richiesta dell'ex premier di essere sentito in Cassazione. Accolto, invece, il "legittimo impedimento collettivo" per l'elezione del nuovo capo dello Stato, che vede impegnati anche i difensori di Berlusconi Ghedini e Longo, uno senatore e l'altro deputato. Anche il Cavaliere i ha votato, ma in ritardo
La Cassazione ha rinviato al 6 maggio le udienze di Silvio Berlusconi. La richiesta dell’ex premier a piazza Cavour è quella di trasferire i processi Ruby e Mediaset da Milano a Brescia perchè, a suo dire, i giudici non sarebbero liberi di decidere.
In particolare, la sesta sezione penale ha respinto la particolare richiesta di Berlusconi che chiedeva alla Cassazione di sentirlo perchè voleva parlare e illustrare le sue ragioni. Sarebbe stato accolto invece l’accampato legittimo impedimento collettivo visto che oggi a Montecitorio si tiene la prima seduta per eleggere il nuovo capo dello Stato e i difensori di Berlusconi Ghedini e Longo, l’uno senatore e l’altro deputato, sono occupati in aula per la votazione.
E anche Silvio Berlusconi ha votato, ma in ritardo. Il Cavaliere infatti è entrato in Aula dopo la seconda chiama, e ultima, per i senatori. Scortato dal presidente del gruppo a Palazzo Madama Renato Schifani, si è avvicinato alle cabine elettorali e ha atteso di essere ripescato prima dell’inizio della chiama dei deputati. Quando la presidente di Montecitorio ha chiesto se vi fossero altri senatori che dovevano votare il Cavaliere ha alzato la mano e si è diretto verso i commessi per prendere la scheda.