Ad annunciarlo su Twitter è il senatore democratico Stefano Esposito: “Tra pochi minuti @pbersani si dimetterà davanti all’assemblea dei grandi elettori @pdnetwork”. Nel giorno della bocciatura della candidatura di Romano Prodi al Colle, sul sito di microblogging centinaia di messaggi hanno commentato il passo indietro del segretario nella stessa serata in cui anche Rosy Bindi ha lasciato la presidenza dell’assemblea nazionale. Dimissioni che diverranno esecutive dopo l’elezione al Colle. Quindi, ironizzano alcuni, “mai”, date le fumate nere dei primi quattro scrutini.

“Bersani e Bindi in un solo colpo. A Firenze stasera non si bada a spese, offre Matteo!”, commenta Antonio e sono in tanti a sottolineare che dietro la decisione del segretario ci sia un solo nome: Matteo Renzi. “Altro che rose, ti fioriscon renziani, e dire che qui, una volta, era tutto Bersani”, “Bersani consegna il partito a Renzi, devo commentare?”, e per Andre “Via Bindi. Via Bersani. All’improvviso hanno deciso di ascoltare Renzi. Perdendo tutto in soli tre mesi. Fottutissimi geni”. Alle polemiche sulle dimissioni si affianca però l’invito degli utenti a convergere su Stefano Rodotà tramite l’hashtag #rodotàperchéno lanciato da Beppe Grillo. “Pd, si è dimesso anche Bersani.Volete iscrivervi direttamente al Pdl o avete finalmente capito ke dovete votare Rodotà?”. Ma i commenti diventano più severi a fronte dell’astensione dei democratici annunciata per domani. “Pd niente scheda bianca, votate Rodotà a questo punto”, chiede Dom e secondo Michele “Il pd ha toccato il fondo e continua a scavare: domani voterà scheda bianca. Vergogna!”

Le dimissioni di Bersani, considerate da molti tardive, sono anche una “tragedia per Crozza“, ironizza Alessandro e altri credono che “Bersani sta già creando il profilo su #linkedin”. Ma in realtà, si tratta di una sconfitta su tutti i fronti per il centrosinistra e tra gli utenti c’è anche molta amarezza per una sinistra che perde consistenza, responsabilità e compattezza (“Pd in picchiata, Prodi lascia, Bindi si dimette per prima #Bersani segue il consiglio di Bindi e si dimette pure lui”, “ma esiste ancora la sinistra in Italia?”). Per Eddy però “Bersani ha perso un’occasione nella sua vita di cambiare l’Italia, bastava votare Rodotà e iniziava una nuova era con il M5S”. E le dimissioni non arrivano neanche nel momento opportuno visto che per Diego “se Bersani si dimette il primo partito sarà senza segretario mentre si elegge presidente della Repubblica e a questo è legato il governo”. Ma alcuni preferiscono minimizzare: “Bersani si dimette. Sarà sostituito dal giaguaro“. Possibile però che con un cambio al vertice la situazione politica del centrosinistra migliori? Pare di no. “Si è dimesso Bersani, pare – osserva Massimo – Troppo tardi, povero lui, poveri noi. Adesso qualcuno ci dica chi comanda nel Pd, grazie”. Sugli scenari futuri, insomma c’è poca speranza. “Sto pd post Bersani – nota Salvo – è come quelle eredità tutte debiti che ti rovinano”. Se c’è un domani per il Pd, stasera pare sia tutto in salita. 

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