Il gruppo editoriale Rcs trova una intesa con i giornalisti sul piano di tagli al Corriere della Sera: 70 prepensionamenti in quattro anni e “interventi drastici su ferie arretrate, collaborazioni, buoni libro e stage” per risparmiare oltre 20 milioni di euro. L’accordo è quindi una soluzione intermedia tra la proposta dell’azienda, 110 esuberi su 335 giornalisti con tagli per 32 milioni di euro, e la piattaforma del Cdr che parlava di 45-50 prepensionamenti con risparmi per 12,5 milioni.
Diluire la manovra su quattro anni, invece che sul triennio del piano Rcs, ha permesso di trovare un’intesa tra le posizioni iniziali del Cdr del Corriere della Sera e quelle del gruppo editoriale. L’accordo prevede, nell’arco dei due stati di crisi biennali, la stabilizzazione di una ventina di contratti a termine e di precari storici. Nel 2015 saranno raggiunte le prime 37 uscite e saranno otto i giovani giornalisti assunti. “Una volta terminato il primo stato di crisi, l’editore su richiesta della direzione provvederà a confermare i contratti a termine inseriti in pianta organica (al netto dei contratti a termine per sostituzione di personale assente)”, si legge nel verbale, “per la realizzazione delle iniziative di sviluppo digitale“.
Tornando ai prepensionamenti sono su base volontaria ma con riferimento in particolare alla prima tornata di uscite si è preferito mettere le mani avanti e precisare che “nel caso in cui i risultati raggiunti fossero ancora insufficienti rispetto all’obiettivo fissato di 37 uscite le parti valuteranno (esclusivamente per la quota mancante dell’obiettivo) se ricorrere alla Cigs a rotazione o allo strumento della solidarietà estesa a tutti i giornalisti”. Una volta definita nei dettagli (l’idea è di chiudere entro il cda di Rcs del 28 aprile) pure la parte dell’intesa su smaltimento ferie, collaborazioni esterne e sugli istituti di secondo livello, l’accordo sarà oggetto di referendum tra i giornalisti del quotidiano.
Nel frattempo Diego Della Valle ha glissato nel merito le domande dei giornalisti sulla sua posizione riguardo Rcs. “Gli sviluppi li vedrete a breve. Aspettate. Sono argomenti seri che vanno trattati in modo serio”, ha detto, evidenziando che “certi modi di fare che appartengono a schemi finiti: anche là ci vuole aria fresca“. Come nella politica, ha aggiunto, “la classe dirigente deve capire che è finito un ciclo e bisogna dare spazio ai giovani“. E ha concluso lanciando un appello ai politici: “Si devono vergognare per quello che stanno facendo al Paese”.