Miss Italia sì, Miss Italia no. Sembra il remake di una canzone di Elio e le storie tese, invece è l’ennesimo capitolo di un tormentone che, se tutto va  bene, si concluderà il 5 maggio. Quando la Rai presenterà ufficialmente i palinsesti e si scoprirà se il concorso andrà in onda oppure no. Intanto Patrizia Mirigliani, da dieci anni patron del concorso di bellezza, ha deciso di parlarci, giusto per puntualizzare quanto ci aveva raccontano nei giorni scorsi un funzionario Rai.

Per prima cosa ci conferma l’esistenza della famigerata convenzione biennale la cui opzione di rinnovo è scaduta a gennaio, ma a quanto ci dice non sarebbe vero che la Rai non l’ha ricevuta. In questo momento a trattare sono i suoi legali e collaboratori: “Io subentrerò nella fase finale”. Ma su una cosa sono tutti d’accordo: bisogna ridurre i costi.

Perché, come abbiamo scritto, sono loro la discriminante, la spada di Damocle che pesa sul futuro televisivo dello show, da 25 anni trasmesso da Raiuno. E questo anche se le spese sono ripartite tra il concorso la Rai e gli sponsor. “Noi, come Miss Italia, paghiamo truccatori e parrucchieri, la security, le hostess, l’ospitalità completa e il viaggio delle concorrenti, alle quali forniamo tutto, dalle scarpe ai vestiti, che poi rimangono a loro”. Sulle casse della Rai pesano invece i costi della scenografia, degli artisti, dei tecnici e delle maestranze in trasferta. Visto il periodo difficile ogni sponsor contribuisce per quanto e per come può: product placement, brandizzazione del palazzetto da cui vanno in onda le serate finali, ma soprattutto acquisto degli spazi pubblicitari all’interno del programma: “Non è vero che i nostri sponsor storici non hanno fatto telepromozioni. Al contrario, la loro presenza di supporto al concorso non è mai stata così numerosa e qualificata come nell’edizione 2012. Hanno investito anche sulle anteprime”.

Eppure, costi a parte, molti considerano lo show obsoleto. “Il format lo decide la rete, io non ho voce in capitolo” spiega Mirigliani aggiungendo che la prova del suo successo è il fatto che tante Miss ora lavoranoin Rai. Tranne l’ultima, di cui sembrava si fosse persa traccia. “Giusy Buscemi sta facendo dei provini per il cinema. Ma non posso svelare ancora niente…” conclude Patrizia.

La vera questione, però, è un’altra. Al di là della fedeltà alla rete (e agli sponsor) proclamata dalla Mirigliani, se fosse la Rai a tradire Miss Italia, che fine farebbe lo show? “Andremmo da un’altra parte, anche se per ora non ci voglio pensare”, ammette amareggiata. “Come mio padre prima di me, che rifiutò la proposta di Mediaset in quanto sulla Rai parlavano il Papa e il Presidente della Repubblica, anche io vorrei rimanere qui”. Certo, i tempi sono cambiati. Oggi che di Papi in vita ce ne sono due, un trasferimento su Sky (sotto forma di talent?) o Mediaset (magari su La5?) non sarebbe la fine del mondo. Anzi, potrebbe essere l’inizio di una nuova epoca. Anche – e soprattutto – per Miss Italia.

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