Una volta raffreddata si farà sfilettare con facilità e se la lascerete immersa nel condimento che, filtrato, compenetrerà le bianche carni in un paio di ore, farete quel che va fatto.
Dopodiché dovrete decidere se mangiarla fredda, accompagnandola con dei fagioli, cipolle rosse affettate finemente – e se in stagione con dei peperoncini verdi risaltati in padella con cipolla bianca, un cucchiaino di zucchero e aceto – o elevarla ad insalata dove, una volta sminuzzata, ci frantumerete dei pomodorini secchi, cipollotti bianchi compresi delle loro fogli verdi e patate precedentemente lessate e tagliuzzate in piccoli pezzetti.
In questo caso dovrete riaggiustare il sale aggiungendo un filo d’olio a crudo, abbondante peperoncino macinato e, per gli amanti, una grattugiata di profumato pepe nero. L’alchimia di questo piatto vi renderà più pazienti e capaci di scendere a manifestare in ogni luogo, civilmente s’intende, contro un “certo” disagio tutto sommato abbastanza comune in questi ultimi giorni, per il diritto all’entusiasmo.