La sinistra e il centrosinistra non sono riusciti a unirsi contro la destra. Già visto a Weimar, esattamente così. Debole e ambiguo Bersani, irresponsabile Grillo. A turno, ciascuno dei due ha rifiutato un accordo ragionevole che avrebbe salvato il Paese. Troppo facile, adesso, piangere o gridare al golpe. Se ne vadano entrambi.

Rodotà, adesso, dovrebbe prendere subito il posto di Grillo. Ma se la sente di diventare il capo dell’opposizione, colui attorno a cui si riunisce la sinistra italiana, e subito la sinistra sociale? E gli M5 se la sentono di avere un vero leader e non un padre-padrone che li rassicuri?

Nel Pd, i Giovani democratici sono l’unica possibile soluzione. Buono il programma di Barca, ma un trentenne dev’essero segretario. Fuori Renzi e tutti gli altri traditori, a cominciare da quelli coi baffi. Meglio spaccarsi ora e salvare il più possibile del partito. Nel dialogo fra base MS5 e giovani Pd, ma senza l’arroganza dei vecchi politici come  Grillo, sta l’unica salvezza. Essi sono (le primarie  “di sinistra” dei Pd, la seria rete dei meetup molto prima dei “vaffa”) la speranza, l’unica speranza, della Nazione.

 

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