Circa 400 militanti provenienti da tutto il nord Italia si sono incontrati alla Folla di Malnate. Ufficialmente era una serata per festeggiare il ventennale di “Varese Skinheads”. A segnalare la coincidenza delle date è stato l'Anpi locale, che ha chiesto l'intervento delle autorità competenti
Un raduno di nostalgici nel giorno del compleanno di Hitler. È andato in scena sabato 20 aprile nella periferia di Varese, alla Folla di Malnate, dove gli organizzatori hanno affittato un capannone in disuso. L’evento era stato annunciato in una location differente, nella sede della Comunità militante dei dodici raggi, in un altro paese della provincia. Ufficialmente la serata, corredata da una lunga serie di interventi musicali ad opera di Oi! Band, è stata organizzata per celebrare il ventennale di “Varese Skinheads”. A ballare alle note dei Garrota e dei Civico 88 sono arrivati militanti da tutto il nord Italia, oltre quattrocento persone.
Secondo quanto riportato dal sito dell’osservatorio democratico, proprio cinque membri dei Garrota, il 6 aprile scorso, sono stati oggetto di perquisizioni nell’ambito di un’indagine, avviata nel 2012 dalla procura di Brescia, in merito a minacce e insulti diretti al pubblico ministero di Varese Agostino Abate, indagine che ha portato al ritrovamento e al sequestro di materiale (scritti e volantini) che potrebbe configurare anche il reato di istigazione all’odio razziale. A sottolineare la coincidenza tra il ventennale della fondazione della comunità skinhead varesina e il compleanno di Adolf Hitler è stata l’Anpi varesina, che ha diramato una nota, chiedendo l’intervento delle autorità competenti, alla politica e alle istituzioni “affinché non si offra alcuna autorizzazione, ove richiesta, a simili eventi e nemmeno siano tollerate provocazioni ed apologia del passato regime, apologia vietata dalla Costituzione e dalla legge italiana”.
Secondo quanto sottolineato dai partigiani varesini, “il fatto che vecchi cascami di quel mondo ancora si ritrovino intorno a queste occasioni non sarebbe motivo di preoccupazione, ma semmai di commiserazione per la pochezza culturale espressa, se non fosse che, in una fase di crisi socio-economica che coinvolge soprattutto le generazioni più giovani, il silenzio e l’eventuale accondiscendenza rischiano di consentire spazi di propaganda che potrebbero attrarre persone sensibili ad alternative demagogiche e populiste”. Un appello che, evidentemente, è caduto nel vuoto. C’è un’altra coincidenza che con l’evento neofascista di Malnate. In questi giorni a Varese si è infatti svolta la seconda udienza del processo che dallo scorso 15 gennaio vede imputati alcuni esponenti dell’ultradestra locale, tra cui il consigliere comunale Pdl di Busto Arsizio Francesco Lattuada. Nell’aprile del 2007 alcune persone si riunirono in una birreria a Buguggiate (sempre in provincia di Varese) per festeggiare il compleanno di Hitler. In quell’occasione, secondo l’accusa, gli imputati intonarono cori razzisti stravolgendo canzoni pop con riferimenti agli ebrei o ad Anna Frank. Ora devono rispondere di istigazione all’odio razziale e religioso.