Unità dei partiti nell'elogiare le parole di Napolitano. "Discorso straordinario", lo acclama Berlusconi, "quello che doveva dire con efficacia" per Bersani, "inchioda forze politiche a loro responsabilità", dice Monti. Solo il M5S è critico: "Discorso politico". E Cazzola (Scelta civica) lo paragona a Lincoln, Churchill e Kennedy in una volta sola
Giorgio Napolitano ha giurato, dando inizio ufficialmente al suo secondo mandato. Il discorso di Giorgio II è iniziato con un lungo attacco ai partiti, incapaci di fare riforme, legge elettorale in primis ed è proseguito con una strigliata su “contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di convenienza, tatticismi e strumentalismi” che hanno condannato “i confronti tra le forze politiche e i dibattiti in Parlamento alla sterilità o a esiti minimalistici”. Il Capo dello Stato ha chiesto “intese” tra i partiti e loro hanno già iniziato a mostrarle. A discorso concluso, infatti, i gruppi rispondono alla “cazziata” del Capo dello Stato. E sono elogi.
BERLUSCONI E BERSANI – “Il discorso più ineccepibile e straordinario che io abbia mai sentito in 20 anni”, è il plauso di Silvio Berlusconi alle parole di Napolitano. “Ha il vizio di non essere comunista…”, afferma Berlusconi confermando Napolitano come “la migliore scelta come capo dello Stato”. Un’accoglienza meno entusiasta, ma ugualmente benevola è quella riservata da Pierluigi Bersani: “Napolitano ha detto quello che doveva dire, con un discorso di una efficacia eccezionale“.
M5S – L’unico critico con il Presidente della Repubblica è il Movimento 5 Stelle. ”Quello del presidente Napolitano è stato un discorso politico, in barba al ruolo di garanzia che un Capo dello Stato dovrebbe mantenere”. Ad affermarlo, i capigruppo di Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi. “Non accettiamo lezioni sull’uso del Parlamento”. Così i due capigruppo a proposito del mancato funzionamento delle Camere accennato da Napolitano nel suo discorso. “Napolitano, infatti – dicono – forse dimentica quanto da lui detto precedentemente a proposito della necessità della presenza di un esecutivo per dar vita alla commissioni. Istanza che noi, invece, portiamo avanti, inascoltati, sin dai primi giorni della legislatura”. Neanche il riferimento del Capo dello Stato proprio al M5s ha fatto piacere ai capigruppo. “Sostanzialmente ci dice che una volta entrati nei banchi della Casta dobbiamo stare alle loro regole. Noi, invece, ribadiamo di essere stati eletti perchè quelle regole, quelle logiche, non hanno funzionato e devono essere cambiate“. E Lombardi e Crimi si riferiscono anche agli altri partiti: “Fa sorridere che all’ammonimento fatto dal Capo dello Stato sulle riforme che non sono mai state attuate negli ultimi anni, gli stessi partiti che non hanno voluto farle, abbiano fatto seguire dai loro banchi scroscianti applausi“.
PD – Anna Finocchiaro riconosce la severità delle parole di Napolitano: “E’ stato un discorso severo e modernissimo. Ha preso di petto tutte le questioni, dalla mancata approvazione della legge elettorale alle riforme affossate dal Pdl”. Enrico Letta affida ad un tweet l’appello ad agire al più presto, proprio come proposto dal Presidente: “Dopo un discorso simile c’è solo da agire. Senza perder tempo. Senza spirito di fazione. E pensando solo ai problemi del paese“, cinguetta il vicesegretario del Pd.
PDL – “Da Napolitano un discorso chiaro e robusto, in linea con quello che ci aspettavamo. Il Capo dello Stato ha parlato con franchezza, dando indicazioni precise alle forze politiche sulla strada da prendere”, ha commentato Maurizio Gasparri. “Particolarmente apprezzabile -aggiunge il vicepresidente del Senato – la condanna dell’incomunicabilità che spesso chiude i partiti e il netto richiamo alla necessità di raggiungere una civile convivenza. Significativo infine il passaggio in difesa della politica e dei partiti, e la critica alla facilità con cui si esalta il web e si ricorre con irresponsabilità alla piazza“.
LEGA – Congratulazioni al giuramento arrivano anche da casa Lega.”Bene Napolitano. Governo subito o tutti a casa. Il Presidente esprime l’orgoglio della Politica e il coraggio di decisioni difficili”, è il tweet del segretario del Carroccio, Roberto Maroni.
SCELTA CIVICA – Tutto il suo discorso inchioda le forze politiche, nessuna esclusa, davanti alle loro responsabilità”, afferma Mario Monti al Tg1. Mentre Giuliano Cazzola per elogiare Napolitano si richiama alla Storia: “Se dovessi paragonare il discorso di Giorgio Napolitano ad altri che ho letto o sentito ricorderei certamente, per l’effetto provocato nei particolari momenti storici in cui vennero pronunciati, l’orazione di Abraham Lincoln a Gettysburg, l’intervento di Winston Churchill ai Comuni allo scoppio della seconda guerra mondiale, il discorso di insediamento alla Casa Bianca di John F. Kennedy“.
UDC – Ci vuole “uno sforzo di fantasia“, per “fare presto” un nuovo governo, come ha chiesto Napolitano nel corso del suo “bellissimo discorso“, è l’interpretazione del leader dell’Udc, Pierferdinando Casini.
LAURA BOLDRINI: “DISCORSO ENERGICO” – “Un discorso energico. Il presidente Napolitano si è rivolto criticamente alle istituzioni e ai partiti, chiedendo di superare l’immobilismo e la conservazione e di lavorare senza risparmio per affrontare i problemi reali del Paese, che per troppo tempo sono rimasti senza risposta”. Lo ha sottolineato in una dichiarazione la presidente della Camera, Laura Boldrini. “La Camera dei deputati è pronta ad accogliere questo invito, a lavorare intensamente per essere luogo privilegiato del confronto tra tutte le forze politiche, per dare corso alle misure urgenti necessarie a risolvere la grave crisi economica e sociale, per accogliere la spinta al rinnovamento – ha concluso Boldrini- che si è espressa nelle elezioni del 24 e 25 febbraio”.
La prima mossa del Capo dello Stato sarà quello di aprire “un rapido giro di incontri con le rappresentanze parlamentari essenzialmente per verificare ogni eventuale aggiornamento delle posizioni già illustrate nelle precedenti consultazioni per la formazione del nuovo governo“. E inizierà dai presidenti della Camera e del Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso.