Oltre al leader di Sel, anche il deputato del Pd Fiano interviene sulla festa per l'anniversario della nascita del Führer che si è svolto il 20 aprile a Malnate: "La legge vieta di celebrare quell'assassino". Gli skinhead replicano: "Era solo un concerto rock"
Il raduno delle teste rasate che sabato 20 aprile, giorno dell’anniversario della nascita di Hitler, ha visto arrivare nella periferia di Varese oltre 400 persone da tutto il nord Italia, ha lasciato il segno sul territorio e non solo. Un coro di proteste si è levato pressoché unanime nella comunità di Malnate, dove il sindaco Samuele Astuti (Pd) ha spiegato alla stampa locale di non aver ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione per l’evento.
Sul caso è intervenuto con un tweet il leader di Sel, Nichi Vendola, che nelle scorse ore ha bollato come “assolutamente inconcepibile” il fatto che “ai nazisti provenienti da tutta Europa sia stato consentito di festeggiare il compleanno di Hitler a Varese”, auspicando spiegazioni da parte del ministro dell’Interno. Sel ha anche preannunciato un’interrogazione parlamentare sull’episodio. Un’analoga interrogazione è stata annunciata dal deputato del Pd Emanuele Fiano, che spiega: “In Italia esistono leggi che vietano la diffusione di idee razziste, discriminatorie e violente e la celebrazione di quell’assassino è già di per sé un evidente abuso delle nostre leggi. Mi auguro che verranno vagliati i comportamenti tenuti in quella sede per verificare tutte le ipotesi di reato possibili. Il nostro Paese, già in così evidenti difficoltà economiche, sociali e istituzionali, non può certo allentare la guardia con chi si nutre ancora della memoria malata dei fascismi del secolo scorso”.
Intanto il gruppo skinhead che ha organizzato l’evento di Varese, la Comunità militante dei dodici raggi, ha diffuso tramite il proprio profilo facebook (dove compaiono post inneggianti al nazismo e ad Adolf Hitler) le repliche alle prese di posizione dei politici: “La gente si spara perché non riesce a pagare l’affitto ma Vendola si interessa del nostro concerto…”. Poi, rivolti a Fiano, dicono: “Capiamo perfettamente che in questo momento lo stato debba occuparsi di così gravi questioni come i concerti rock, ma già che c’è il sig. Fiano e il suo Partito chiedano a se stessi, ai ministri e al Presidente come hanno fatto a ridurre l’Italia così”, arricchendo l’intervento con una lunga serie di domande che abbracciano diversi temi, dalla disoccupazione alla corruzione, passando per le morti bianche e la criminalità, senza dimenticare immigrazione clandestina, signoraggio bancario, aziende farmaceutiche, stragi di stato, multinazionali del petrolio, mafia e molto altro ancora. Poi concludono: “Dopo non averci dato l’ennesima risposta, dall’alto dei loro troni puntellati con i nostri soldi, tornino pure ad occuparsi di musica”.
Anche la deputata Pd Maria Chiara Gadda ha sottolineato l’inopportunità dell’evento, rimarcando come “il concerto di Malnate rappresenta un’ulteriore sfida all’autorità, alla luce della chiara provocazione rispetto al processo attualmente in corso contro gli skinhead che cinque anni fa avevano festeggiato il compleanno di Hitler a Buguggiate”.
Le condanne non sono arrivate solo da sinistra. Il deputato di Scelta Civica Mario Marazziti ha chiesto l’istituzione di un osservatorio parlamentare sul razzismo, capace di avviare un grande lavoro educativo: “Di veleno si ammala e muore un intero Paese – ha sottolineato – mentre cade la memoria e il rispetto del Parlamento e delle istituzioni. Il raduno rock nazista di Varese per festeggiare il compleanno di Hitler indica un grave cedimento strutturale delle coscienze. È necessario fare rispettare le leggi e applicarle impedendo la convinzione, falsa, che tutto sia permesso”.