Roberto Buda, primo cittadino di centrodestra, pubblica sulla pagina Facebook del Comune un testo criptico dove è scritto che "il 25 aprile è il giorno della liberazione intesa come liberazione "da qualcuno". Sul social network piovono critiche dai cittadini e dall'opposizione: "Torni a scuola"
Se fosse un esame sarebbe quello di quinta elementare. Che cosa si celebra il 25 aprile? La risposta per alcuni non è scontata. Vedi il sindaco di Cesenatico, Roberto Buda. Il primo cittadino della città rivierasca con una giunta di centrodestra in una nota pubblicta su Facebook fa discutere più per quella parola non detta che per il resto del messaggio.
“Il 25 aprile – si legge – è il giorno della liberazione intesa come “libertà da qualcuno”. Questo quanto firmato, condiviso, spedito e pubblicato sulla pagina Facebook del comune e nel sito istituzionale. Subito piovono commenti poco lusinghieri di quanti insegnano al sindaco che si tratta della “liberazione dal nazifascismo”; parola, concetto, valore che non compare nel breve testo del primo cittadino.
I commenti si sprecano. Si va dal breve e conciso: “Il 25 aprile si festeggia la liberazione dai nazifascisti. Poi ognuno è libero di dire le fesserie che crede” al consiglio vero e proprio “Su coraggio si faccia un ripasso, vada nella Biblioteca Comunale e cerchi su un’enciclopedia storica e vedrà che il 25 Aprile è la liberazione dal nazifascismo, se ne faccia una ragione. Inoltre se insiste così aumenteranno i turisti.. vedrà come aumenteranno”. Il richiamo è all’ultima tempesta che si è abbattuta sul comune di Cesenatico. Mesi fa è spuntato sull’albo pretorio del comune l’idea di esporre due busti tra cui uno del duce. Il tutto ad appena 24 ore dal Giorno della Memoria.
I commenti continuano e uno dei più toccanti, ricorda a tutti che… “Arrigo Boldrini, il nostro comandante Bulow, ci ha insegnato che nei giorni precedenti il 25 aprile, giorno della Liberazione dalla dittatura nazifascista, donne e uomini, partigiani e alleati hanno combattuto per chi c’era, per chi non c’era e anche per chi era contro. Hanno combattuto anche per lei, signor sindaco, se ne ricordi”.Non si fa attendere la “tirata d’orecchi” di Matteo Gozzoli capogruppo del Pd. “In Italia – ha scritto – dire “Il 25 aprile è il giorno della liberazione intesa come “libertà da qualcuno” è un falso storico e risulta un’affermazione vagamente revisionista. A Cesenatico non abbiamo bisogno di ripassi su cosa sono stati i totalitarismi in giro per il mondo. Il 25 aprile a Cesenatico e in tutta Italia si festeggia la Liberazione dal Nazifascismo. La data è stata scelta perché in quel giorno del 1945 furono liberate Milano e Torino dall’occupazione nazifascista e a combattere gli occupanti furono forze alleate e forze partigiane. Anche se la destra italiana ancora non è riuscita a fare i conti con il passato lei come sindaco della mia città aveva il dovere di essere super partes e dire con chiarezza qual è il significato di questa ricorrenza e non nascondersi dietro ad inutili ed incomprensibili giri di parole. E pensare che il 25 aprile sarà a deporre la corona a Ponte Ruffio. Là chi uccise i partigiani “qualcuno”? Le sue parole sono uno sfregio alla memoria antifascista di Cesenatico”.