Dopo Bulgari venduta a Louis Vuitton, il gruppo parigino Kering, già proprietario in Italia di Gucci e Bottega Veneta, raggiunge la quota di maggioranza dell'altra gioielleria leader in Europa
Italia sempre più colonia francese. Dopo l’acquisto di Bulgari da parte del gigante parigino del lusso Lvmh, un altro gioiello italiano passa in mano francesi. Il gruppo Kering, già proprietario in Italia di Gucci e Bottega Veneta, ha acquisito la quota di maggioranza di Pomellato, società fondata nel 1967 da Pino Rabolini.
Kering raggiunge l’81 per cento di Pomellato rilevando la holding Ra.Mo., nel cui capitale è presente anche l’amministratore delegato di Pomellato Andrea Morante, che sarà confermato nelle sue funzioni. La transizione sarà finalizzata nelle prossime settimane. L’azienda italiana ha realizzato nel 2012 un fatturato di 146 milioni di euro e ha una rete di distribuzione che comprende 80 negozi monomarca e 600 punti vendita nel mondo.
I marchi Pomellato e Dodo, spiega una nota, sono ”ben posizionati nel settore della gioielleria e della gioielleria giovane” e considerati da Kering complementari al portafoglio di marche già detenute. Il gruppo francese, prosegue il testo, “favorirà lo sviluppo e l’espansione a livello internazionale” dei marchi, che dispongono di “un significativo potenziale di crescita intrinseco”.
L’amministratore delegato e presidente del gruppo francese, Francois-Henri Pinault, ha spiegato di avere “grandi ambizioni per l’azienda” e di volere mettere a disposizione l’esperienza e il know-how al fine di “intensificarne la crescita e l’espansione geografica, preservando i valori della sua identità italiana”.