“Con questi non ci mescoleremo mai”. Il messaggio è esplicito. Ed è il titolo di un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo a firma Kasap Aia, che chiude la porta all’appello del presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta. Durante le consultazioni per il nuovo governo, in streaming, il vicesegretario del Pd aveva invitato i parlamentari del Movimento 5 stelle ad abbandonare la “frustrante incomunicabilità” e a “mescolare i voti”, ritenendolo l’unico modo per risolvere la questione nel modo più corale possibile.
I capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi si erano già mostrati scettici, ma le parole del post rispediscono al mittente la chiamata di Letta, definito nel blog “Capitan Findus, lo stoccafisso del pdmenoelle”. “MESCOLARSI ! questo termine sembra la cifra espressa da Enrico Letta, è un mantra, anche lo scorso streaming c’era questa insistenza. E’ un termine da cucina per quanto raffinata, o per cocktails dal risultato non necessariamente gradevole al gusto”, si legge.
I gusti che non sembrano mescolarsi sono principalmente due: i programmi economici e di riforma del finanziamento ai partiti. “Non possono essere ‘mescolati’ sono infatti alternativi, nettamente alternativi, anche alla luce del fatto che le risorse destinate allo sviluppo sono esigue – spiega il post – E’ alternativo anche l’approccio alle riforme della costituzione. Una va verso uno strisciante presidenzialismo l’altra verso la liberazione del parlamento dal giogo che in questi vent’anni è stato imposto da giri e raggiri ai danni della sovranità popolare che il Parlamento esprime”.
Il punto a cui si arriva è uno: “Contribuire non è mescolarsi è l’esatto contrario. Anche perchè la confusione non è un contributo alla limpidezza delle proprie azioni, è solo una nebbia che offusca responsabilità e meriti. Letta lasci stare le metafore gastronomiche buone per pasticci e per nascondere nelle “vivande” veleni e tossici con i quali questa casta ha ucciso la democrazia in questo paese“.