Aveva sorpreso una banda di rapinatori che stava svaligiando una gioielleria di Maddaloni, grosso centro alle porte di Caserta. Ma i ladri avrebbero reagito e è stato aperto il fuoco. La dinamica è ancora tutta da ricostruire, ma quel che è certo è che a perdere la vita è stato un appuntato dei carabinieri di 27 anni. Si chiamava Tiziano Della Ratta, era di Sant’Agata dei Goti (in provincia di Benevento) e lascia la moglie e un figlio di un anno. Nella sparatoria è rimasto ferito un suo collega, il maresciallo Domenico Trombetta, di Marcianise. Ma anche due banditi che hanno ingaggiato il conflitto a fuoco sono rimasti feriti a terra e sono stati arrestati dai militari dell’Arma (si trovano piantonati all’ospedale). Nel Casertano sono in corso battute per catturare due complici dei rapinatori che sono riusciti a fuggire.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri la sparatoria sarebbe avvenuta all’interno del negozio. Poco prima delle 18 entrano un uomo e una donna: si fingono clienti ma in realtà si tratta di due spietati rapinatori. Pistola in pugno si apprestano a fare razzia di tutti i preziosi ma all’esterno della gioielleria si trovano la pattuglia dei carabinieri entrambi in forza al nucleo operativo della compagnia di Maddaloni. I due militari si accorgono che nella gioielleria è in atto una rapina ed entrano mentre all’esterno in una Fiat Uno bianca ci sono due complici, tra cui probabilmente un’altra donna. Nella gioielleria si scatena l’inferno: i due criminali aprono il fuoco e colpiscono Della Ratta mentre un cliente viene ferito di striscio da un proiettile. Uno dei due militari apre il fuoco e ferisce i due rapinatori. Sono momenti di grande terrore. I due complici fuggono a bordo dell’auto mentre arrivano altre pattuglie dei carabinieri.
A ridosso dell’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi si sono anche vissuti ulteriori momenti di tensione quando si è radunata una folla vicino al negozio (in una piccola strada di Maddaloni) che inveito a lungo contro i rapinatori. Una vera e propria caccia all’uomo, nel frattempo, è iniziata tra il Casertano ed il Beneventano: le ricerche sono coordinate da un elicottero dei Carabinieri, ma anche la polizia ha fatto alzare in volo un elicottero. I rapinatori sarebbero in fuga sulla Fiat Uno.
Esattamente un mese fa i carabinieri del comando provinciale di Caserta avevano arrestato nove persone tra le quali sei donne specializzate in rapine a gioiellerie. Per questo motivo fu definita la banda delle rapinatrici, che ha seminato terrore nel casertano. La banda delle donne è accusata di avere commesso almeno tre rapine in gioiellerie non solo del casertano ma anche del napoletano. Ricco il bottino: un milione di euro circa. Gli investigatori non escludono che i 4 malviventi, tra i quali la donna ferita e arrestata, entrati in azione a Maddaloni possano essere collegati alla banda dei nove arrestati un mese fa. Erano proprio le donne le artefici principali dei colpi: prima delle rapine entravano nelle gioiellerie, studiavano l’ambiente e poi uscivano. Successivamente entravano in azione e razziavano soldi e preziosi.
Commozione, una volta appresa la notizia, da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Ho appreso con profonda tristezza – dichiara – la notizia. In questa dolorosa circostanza desidero esprimere all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà di vicinanza e di apprezzamento per il costante prezioso impegno a tutela della sicurezza dei cittadini”. Solidarietà all’Arma e un pensiero alla famiglia dell’appuntato da parte del presidente della Regione Stefano Caldoro: “Un giovane della nostra terra chepaga un prezzo altissimo mentre compiva il proprio dovere con i colleghi, attorno ai quali ci stringiamo. E’ un momento di grande dolore. Episodi così, sono certo, avranno una risposta forte e tempestiva dello Stato. All’Arma dei Carabinieri, alla famiglia di Tiziano Della Ratta la vicinanza della Giunta regionale e della intera Campania”.