Come cambiano i gusti ? Cosa sale e cosa scende nelle nostre abitudini alimentari? Ce lo dice la ricerca appena pubblicata dell’Institute of Food technology di Chicago, società scientifica non profit che riunisce 18mila membri in più di 100 Paesi. Risultato? Si mangia sempre più da soli, a casa piuttosto che al ristorante, e alla ricerca di cibi più salutari.
Sapori più audaci. Il primo dato rilevato è che la cucina che piace non è cosa per deboli di stomaco. Il palato dei consumatori premia i sapori più accesi: da quelli piccanti, a quelli affumicati, salati, marinati ma anche acerbi e pure amari. Scelte quasi raddoppiate negli ultimi tre anni. Hanno meno appeal i cibi etnici, ora ci si nutre “global”, mescolando sapori ed esperienze.
Fai da te. Sette persone su dieci hanno cucinato a casa più di quanto hanno fatto l’anno prima. Per essere precisi: preparano la cena a casa cinque sere a settimana, una mangiano fuori e l’altra se la cavano con un take away. Complice la crisi, prosegue per il quinto anno di fila il taglio delle presenze nei ristoranti (il 73 per cento dei consumatori dichiara che le proprie finanze saranno destinate a calare nel corso dell’anno). Questo per la food industry significa pensare a nuovi prodotti da preparare a casa che siano interessanti per la nuova generazione di provetti cuochi: sarà anche grazie a MasterChef e compagnia, un consumatore su 10 cucina a casa quello che ha assaggiato nei ristoranti. Questo per molti significa poco più che cibi precotti o cene surgelate, ma il 44 per cento dei giovani ‘chef ‘ ritiene importante preparare pasti freschi al momento.
Bio & co. Un posto sempre più alto in classifica lo guadagnano i cibi salutari, che per 9 consumatori su 10 corrispondono in sostanza a quelli freschi. L’80 per cento cerca la dicitura “fresco” sulle etichette dei cibi venduti al supermercato, il 45 per cento cerca la stessa indicazione nei menu dei ristoranti. Le paroline chiave che nella testa del consumatore sono sinonimo di salute sono: “fatto in casa”, “artigianale”, “di stagione”, “non congelato”.
Io mangio da solo. L’alto dato interessante è che si mangia sempre più da soli, indipendentemente dalle proprie dinamiche familiari. E questo trend non riguarda solo gli adulti, ma anche i bambini, pure loro nuovo allettante target per l’industria alimentare dei prodotti junior pronti per l’uso.