Più che un divorzio sarà una separazione di fatto quella tra Urbano Cairo e Feltrinelli. Nella seconda metà di maggio dovrebbe arrivare sul digitale terrestre Effe tv, il nuovo canale del gruppo di librerie con le notizie e gli approfondimenti giornalistici di La7. Ma come nuovo proprietario dell’ex televisione di Telecom, Cairo ha una sola priorità: assumere dal primo luglio la guida operativa del canale e ridurne i costi per far quadrare i conti. Col passaggio di La7 all’editore di settimanali popolari, invece, il gruppo guidato da Carlo Feltrinelli ha iniziato a cercare nuovi partner e, come ricostruito dal Fattoquotidiano.it, sarebbe vicino a un accordo col gruppo Espresso per sostituire Cairo.

EFFE TV, UN PARTO MOVIMENTATO. La nascita di Effe tv è stata fin dall’inizio difficile, visto che la casa editrice di libri aveva creato lo scorso autunno una joint venture col gruppo Telecom Italia per avere in contemporanea banda digitale e contenuti giornalistici. Della nuova società Feltrinelli detiene tuttora il 70%, Telecom ne possedeva il restante 30 per cento. Poi La7 è passata a marzo sotto la proprietà di Cairo e con lei anche la partecipazione nella joint venture. E’ stato così che Cairo si è ritrovato in dote, senza volerlo, un altro progetto da seguire, oltre La7, mentre Feltrinelli è rimasta legata da una parte all’operatore di telefonia per continuare ad avere capacità trasmissiva e, dall’altra, a La7 per disporre di contributi editoriali.

CON L’ESPRESSO PIU’ PER INTERESSI CHE PER COMUNIONE DI IDEE. Se il gruppo presieduto da Carlo De Benedetti diventerà ufficialmente il partner di Feltrinelli, con una sola alleanza il gruppo di librerie potrà disporre di nuovo non solo di banda tv ma anche di servizi tecnici di produzione vista la presenza di Repubblica tv. In aggiunta, c’è da dire che Feltrinelli aveva previsto il lancio della sua televisione a cavallo di marzo-aprile e ancora oggi non è stato annunciato nessun debutto. Quindi ha pure validi motivi per chiudere in tempi brevi l’intesa.

Dal punto di vista del gruppo Espresso, una simile alleanza può giovare sia per spingere i ricavi che provengono dall’affitto di banda tv (giro d’affari in crescita del 25% oltre quota 8 milioni di euro nel primo trimestre 2013), in un periodo in cui vendite dei giornali e pubblicità sono in calo, sia perché l’azienda sta investendo sempre di più nella creazione di eventi come la Repubblica delle Idee, il festival del quotidiano diretto da Ezio Mauro, e più di recente come i Dialoghi dell’Espresso, una serie d’incontri tra i redattori del settimanale e gli studenti universitari italiani. Eventi che potrebbero trovare facilmente spazio e visibilità nella programmazione di Effe tv.

EFFE TV, UN CANALE LAICO. Feltrinelli e gruppo Espresso quindi sono unite molto di più dalla convergenza d’interessi che dall’orientamento politico, anche perché la casa editrice di libri ha già dichiarato di voler costruire un canale televisivo laico, senza nessun riferimento alla politica. L’intenzione è quella di intrattenere il pubblico con una cultura comprensibile a tutti, senza vezzi elitari. Il direttore editoriale di Effe tv è Gianluca Paladini, manager che si è occupato delle attività tv del Corriere della Sera.

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