Inchiesta Finmeccanica atto I. Il processo di uno dei filoni di inchiesta (proseguono le indagini anche a Napoli, ndr) sulla corruzione dei vertici del gruppo potrebbe iniziare in estate. Il procuratore facente funzione di Busto Arsizio, Eugenio Fusco, ha chiesto il giudizio immediato (senza quindi passare dall’udienza preliminare) per l’ex ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, arrestato il 12 febbraio scorso per le ipotizzate tangenti pagate a pubblici ufficiali indiani per l’aggiudicazione della fornitura di 12 elicotteri Agusta.
Il dibattimento potrebbe cominciare a giugno, anche tra due mesi, qualora il giudice per le indagini preliminari Luca Labianca dovesse accogliere la richiesta. Per decidere se accogliere la richiesta di immediato (altrimenti il pm procederebbe con l’avviso di chiusura delle indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio con rito ordinario) il giudice avrà tempo fino al 4 maggio, giorno in cui scadono i termini di custodia cautelare per Orsi che si trova in carcere e che con la richiesta di processo e in caso di accoglimento ci resterà.
Secondo l’accusa, per ottenere l’appalto sarebbero state versate tangenti per 51 milioni a funzionari pubblici indiani attraverso la mediazione di Guido Ralph Haschke e Claudio Gerosa, anch’essi destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare non eseguita perché i due sono cittadini svizzeri e nei loro confronti è in corso la procedura di estradizione. A carico di Orsi oltre agli elementi alla base dell’ordinanza di custodia cautelare, come le dichiarazioni di Haschke, vi sarebbero indizi anche quelli acquisiti nelle perquisizioni seguite agli arresti. Lo stesso Haschke aveva riferito di aver saputo legami molto forti tra Orsi e la Lega Nord e in particolare dell’ex ministero dell’Interno Roberto Maroni.
La richiesta di giudizio immediato riguarda anche l’ad di Agusta, Bruno Spagnolini, ai domiciliari.