Tra le persone coinvolte l’ex capo della Protezione Civile, l’imprenditore Diego Anemone e l’ex provveditore alle opere pubbliche Angelo Balducci, nonché pubblici funzionari. I reati contestati dal pm Roberto Felici a vario titolo sono l’associazione per delinquere e la corruzione
Con la richiesta di rinvio a giudizio di 18 persone si è conclusa a Roma l’inchiesta sugli appalti per il G8 e per i grandi eventi. Tra le persone coinvolte l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, l’imprenditore Diego Anemone e l’ex provveditore alle opere pubbliche Angelo Balducci, nonché pubblici funzionari.
I reati contestati dal pm Roberto Felici a seconda della posizione processuale, sono l’associazione per delinquere e la corruzione. Bertolaso è imputato solo per quest’ultima accusa. A lui si contesta che in veste di pubblico ufficiale avrebbe favorito Anemone ricevendo benefit anche di natura sessuale. Per i fatti contestati nel febbraio del 2010 venne emesse un’ordinanza di custodia cautelare che portò in carcere diverse persone alcune delle quali funzionari pubblici.
L’indagine era cominciata sulla base di elementi emersi dall’inchiesta avviata a Firenze sulla costruzione della scuola dei marescialli della Guardia di Finanza. Parte degli atti poi fu trasferita poi sia a Perugia sia a Roma. Tra gli appalti presi in esame dall’inchiesta ci furono i mondiali di nuoto. Per questa vicenda proprio oggi a Roma si è concluso il processo che vedeva imputate 19 persone tutte assolte per insussistenza dei fatti contestati.