Enrico Letta torna a parlare di Imu, dopo lo scontro di ieri tra Pd e Pdl. ”Subito la sospensione della rata di giugno, per poi insieme ridiscutere le modalità del superamento di questa tassa”. E’ il proposito che il premier esprime in conferenza stampa a Parigi, dopo avere incontrato all’Eliseo il presidente francese François Hollande. Letta aggiunge che è “necessario rivedere il sistema” e “mettere a punto le proposte da discutere in Parlamento”, perché si è deciso un metodo di “co-decisione Governo-Parlamento”. Sull’Imu “ho sentito polemiche che non hanno corrispondenza alla realtà”, dice senza rivelare da dove il governo troverà le coperture finanziarie necessarie, dopo che ieri nella conferenza stampa congiunta con la cancelliera Angela Merkel a un giornalista aveva risposto: “I modi e le forme con cui troveremo le risorse è roba di casa nostra e non devo spiegarla a nessuno”.
E i chiarimenti su come finanziare un ridimensionamento dell’Imu non arriveranno nemmeno domani a Bruxelles, dove Letta incontrerà il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. A un cronista che gli chiede se spiegherà come intende rispettare il tetto del 3% per il disavanzo non solo nell’anno in corso ma anche nei successivi due anni, il presidente del Consiglio si limita a rispondere: “Non domani, ma in un secondo passaggio con Barroso”. Letta cerca tuttavia di rassicurare l’Europea: ”Andrò stasera a Bruxelles – dice – e confermerò la scelta del nostro governo su cui ho ottenuto il voto di fiducia di mantenere impegni presi con l’Ue. E di fare all’interno di quegli impegni le scelte necessarie perché l’Italia abbia più spazi per la crescita”.
Secondo il premier dall’Europa deve arrivare il sostegno a politiche per la crescita che siano condivise: “Non possiamo avere un’Europa dove gran parte del continente affonda e 2-3 Paesi vanno bene. E’ tutto il continente che deve andare bene”. Aggiunge Letta: “Se la dimensione europea non c’è, se in Italia si compiono scelte che in Europa non si vogliono compiere, è come scavare una montagna e non ce la faremo”. Per questo il premier ha deciso di iniziare il suo mandato con una viaggio a Berlino, Parigi e Bruxelles: ”Gli impegni per i quali ho ottenuto il voto di fiducia si realizzano con scelte condivise nelle tre capitali europee”.
Secondo Letta la crescita è necessaria per affrontare il problema della disoccupazione, soprattutto quella giovanile, “il vero incubo” di questi anni. Letta ha assicurato che l’Italia metterà “la stessa determinazione” per favorire le politiche di crescita così come ha fatto per la stabilità di bilancio. E rispondendo alla domanda di un giornalista sulla riforma Fornero, Letta spiega che ”in un momento straordinario come questo è necessario un pochino meno di rigidità. Ci sono alcuni punti che in una fase recessiva stanno creando dei problemi”.
Sulla necessità di puntare su politiche per la crescita è d’accordo anche Hollande: “Abbiamo l’obbligo di trovare un compromesso per evitare una situazione di bloccaggio e di incapacità di agire. Dobbiamo trovare questo compromesso su crescita, lavoro e stabilità, soprattutto con la Germania. L’Europa ha l’obbligo di fare il massimo per la crescita e per il lavoro, soprattutto per i giovani”, dice il presidente francese. Che sull’Italia aggiunge: “Per la Francia è più che un partner, è un Paese amico. Sosteniamo tutti gli sforzi dell’Italia per superare le sue difficoltà politiche”. Difficoltà che oggi “sono superate”.