“L’obiettivo è ridurre le tasse, ma senza sfasciare i conti”. A parlare è Enrico Letta, specificando che “l’Italia ha una pressione fiscale assolutamente insostenibile”. Nella conferenza stampa a Palazzo Chigi tenuta con il segretario generale dell’Ocse Angel Gurria, il premier ha ribadito che “in prospettiva la pressione deve scendere, senza però rilassamento fiscale. Adesso ci concentreremo su occupazione giovanile, ma anche questo è un problema assolutamente prioritario”.
La lotta alla disoccupazione giovanile è un “imperativo categorico”, ha aggiunto. “E’ letteralmente l’incubo che attanaglia la nostra società, le nostre famiglie”. Il premier ha annunciato che ci sarà una ”task force“, un “gruppo di lavoro congiunto tra l’Ocse, la presidenza del Consiglio e il ministero presieduto da Giovannini per mettere a punto idee” sulla disoccupazione giovanile in vista del “prossimo consiglio europeo”. Il premier ha poi spiegato meglio: “Gurria ci ha dato delle indicazioni per mettere a punto delle idee con le quali lavorare per aiutarci perché nel prossimo Consiglio europeo si trovino misure molto forti contro la disoccupazione giovanile”. Mentre il segretario generale dell’Ocse ha avvertito che “l’Italia vede già la luce alla fine del tunnel” della crisi economica.
Poco prima Letta aveva incontrato il capo dell’esecutivo Ue Josè Manuel Barroso nella sede della Commissione Europea, a Bruxelles, ultima tappa del tour europeo che l’aveva portato a Berlino martedì e a Parigi mercoledì. “Ho confermato a Barroso l’intenzione di mantenere gli impegni assunti dal precedente governo alla Commissione” sul fronte dei conti pubblici “e nelle prossime settimane presenteremo a Bruxelles il piano per rispettare tali impegni”, ha detto Letta nella conferenza stampa congiunta con il presidente della Commissione europea.
A chi gli chiedeva della chiusura della procedura per deficit eccessivo, il premier ha risposto con chiarezza: ”Ovviamente ne abbiamo parlato e speriamo che ci sia un risultato positivo e lavoreremo per questo, ma attenderemo una presa di posizione ufficiale”. Ottimista anche Barroso: “Sono molto fiducioso che l’Italia riuscirà presto a uscire dalle procedure per deficit eccessivo”. Ma il presidente della Commissione Ue ricorda che ”la riduzione del debito e del deficit sono necessari per l’Italia. Siamo entrambi convinti che si può costruire lavoro e occupazione solo con finanze pubbliche sane. Ogni euro speso sui debiti è un euro che non viene investito in occupazione, in gioventù, in impresa, in educazione o ricerca”.