Cultura

Morto Massimo Catalano, il “re dell’ovvio”. Lavorò con Arbore a Quelli della notte

di RQuotidiano

E’ morto stanotte ad Amelia (Terni) dopo una lunga malattia Massimo Catalano. Nato a Roma nel 1936, è stato tra i protagonisti di Quelli della notte. Trombettista e intellettuale viveur, nel programma cult di Renzo Arbore formulava frasi lapalissiane come ”è meglio sposare una donna ricca, bella e intelligente che una donna brutta, povera e stupida”.

Negli anni Sessanta Catalano fece parte dei Flippers, gruppo musicale che in quel periodo ebbe un grandissimo successo, lanciando in Italia il cha cha cha e vendendo 4 milioni di dischi. Oltre a Catalano alla tromba, la band era composta da Franco Bracardi al pianoforte, il fratello Maurizio Catalano al contrabbasso, Romolo Forlai al vibrafono e alle percussioni, Fabrizio Zampa alla batteria e, per un anno, nel 1961, Lucio Dalla al clarinetto. Malato da tempo, Catalano aveva perso la moglie ad agosto dello scorso anno ed era rimasto solo nella sua villa ad Amelia, in Umbria. Non sono previsti funerali, secondo le sue volontà, che prevedono anche la cremazione.

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