Il capogruppo Pdl alla Camera "avverte" il neopremier Letta rispolverando la regina delle promesse berlusconiane. Ma i sindaci si ribellano, anche quelli del centrodestra. Per il leghista Fontana (Varese) sarebbe "inaccettabile" il solo rinvio della rata di giugno. Per il pidiellino Castelli (Ascoli Piceno), senza l'imposta sugli immobili "i Comuni fallirebbero". Maroni: "Governo delle larghe confusioni"
“Questo e’ un accordo di governo: se non ci sarà la cancellazione dell’Imu a partire da giugno e se non ci sarà la restituzione di quanto pagato nel 2012 non c’è più il governo”. Lo afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, durante un’intervista con “Radio Anch’io”, su Radio Uno, in cui rilancia la regina delle promesse di Silvio Berlusconi in campagna elettorale. “C’è un bravissimo ministro dell’Economia, c’è un presidente del Consiglio, c’è una maggioranza che ha fatto degli accordi in tal senso e le risorse verranno trovate”, aggiunge Brunetta. ”Noi nel 2008 avevamo tolto l’Ici sulla prima casa, quindi gli italiani dal 2008 al 2011 non avevano pagato sulla loro casa, sulla casa in cui vivevano, nessuna tassa. Monti ha messo l’Imu, tra l’altro rafforzandola rispetto all’Ici, per cui gli italiani hanno dovuto sborsare più soldi. L’impegno di governo è quello di togliere questa tassa e di restituire quella pagata nel 2012”.
Ma la questione non è così semplice, neppure dal punto di vista politico, visto che proprio oggi il sindaco leghista di Varese Attilio Fontana avverte che anche il solo rinvio del pagamento della rata di giugno getterebbe nel caosle amministrazioni locali: “Scaricare solo sui Comuni il rinvio del pagamento della prima rata dell’Imu sarebbe inaccettabile“, spiega Fontana a Repubblica. “Quella del nuovo presidente del Consiglio credo sia stata una dichiarazione quanto meno improvvida”, continua riferendosi all’apertura di Enrico Letta di ieri da Parigi (“Subito la sospensione della rata di giugno e poi insieme ridiscutere le modalità del superamento di questa tassa”, ha affermato il neopremier). “L’Imu è una tassa odiosa”, chiarisce il sindaco leghista, “soprattutto sulla prima casa, ma non si può pretendere di rinviare il pagamento senza dire prima come si compenseranno i comuni per il mancato gettito”.
Dello stesso avviso il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, del Pdl, che in un’intervista alla Stampa avverte: “Senza Imu i comuni falliscono”. Castelli è anche il responsabile della finanza locale per l’Associazione dei Comuni italiani. “A nome dell’Anci ho scritto una lettera al ministro Saccomanni per chiedere un incontro urgente. Per noi è necessario avere certezze sulle risorse su cui dovremo confidare in luogo del gettito Imu che a giugno non ci sarà”.
Anche il segretario leghista Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, prende le difese degli enti locali rispetto alla promessa dell’alleato. ”Sono d’accordo con Berlusconi, ilcompito del governo non è solo quello di cancellare l’Imu ma di trovare le risorse per compensare i comuni”, ha detto a margine di un incontro a Milano. “E’ chiaro che l’Imu deve essere cancellata e non solo sulla prima casa – ha proseguito – ma non vanno penalizzati i Comuni e gli enti locali. Se cancelliamo l’Imu e insieme i trasferimenti ai Comuni non sarebbe una buona cosa”. Maroni ha quindi ribadito che sul tema “c’è molta confusione”, perchè “questo governo delle larghe intese è iniziato come governo delle larghe confusioni”.