La prima delle quattro date del tour italiano della band norvegese capitanata dal bassista e cantante Bent Sæther è il 5 Maggio allo Zona Roveri di Bologna. Porteranno in valigia camaleonti, caleidoscopi, cilindri e nuvole perché i Motorpsycho appartengono sicuramente a quella stretta cerchia di band non rimaste impantanate nella scena che le ha lanciate, quelle che l’arma per divincolarsi, per andare oltre l’hanno trovata nella “schizofrenia bilanciata”. Nati come riflusso europeo di quell’onda chiamata Seattle Sound esordiscono con l’album Lobotomizer nel 1991, ma è con Timothy’s Monster che si fanno conoscere al grande pubblico, un doppio album che già sviscera interamente l’ecletticità della formazione. Il 1998 è invece l’anno di Trust Us, la critica internazionale spertica superlativi e la radio pubblica norvegese NRK seleziona la traccia Vortex surfer per il contest “song of the millennium” (è stata trasmessa ininterrottamente per tutta la giornata del 31 Dicembre 1999). Glia anni zero li vedono ancora prolifici, non vengono fiaccati nemmeno dal cambio di line-up (Kenneth Kapstad prende il posto di Håkon Gebhardt alla batteria) . Nel corso di questa lunga carriera i Motorpsycho hanno esplorato e commistionato moltissime galassie dell’universo rock, riassemblando con personalità e consapevolmente tutto quanto avevano trovato.
Aveva lasciato stupiti – piacevolmente per alcuni, per altri meno – il recente The Death Defying Unicorn realizzato insieme a Ståle Storløkken, con la partecpazione del violinista Ola Kvernberg e della Jazz Orchestra di Trondheim (concedetemi qualche divertita e manieristica divagazione da guida turistica: ridente città appollaiata su di un fiordo fondata dal re vichingo Olaf I di Norvegia intorno all’anno 1.000). Dopo questo lavoro di sapore psycho-prog – capace di diluire Jhon Zorne e Kyuss in ambientazioni apocalittiche aromatizzate da raffinate armonizzazioni vocali – il trio ha raccolto l’album che ci servirà dal palco in terra felsinea.
Il titolo surreale ed eufonico dell’album appena uscito per Stickman records è Still life with Eggplant. Cinque tracce corpose, cinque suite a se stanti perché troppo diverse tra loro per formare un corpo coeso. Non un concept, ma l’atmosfera che aleggia sul tutto è tipica degli anni in cui questa struttura andava per la maggiore. Hell, Part 1-3 prende avvio con ritmiche e sonarità grungy, gran cassa e basso sfondati in un incedere alla Melvins a pochi beat dallo Stoner, per sfociare in un gaudente riff Hard rock sorretto da un basso ossessivo che non si perde un quarto; la voce compare, distesa e allungata, solo a terreno ben spianato. August, la seconda traccia, è una cover dei Love storica band americana che tra i sixties e i seventis ha smazzato note molto lisergiche. La rivisitazione dei Motorpsycho ha gran gusto, madida di variazioni repentine e sequenze di note in crescendo che non scadono mai nel cliché, un amalgama ben bilanciato capace di giocare sul sottile crinale che divide i Kiss dai Genesis. Barleycorn (Let It Come / Let It Be), un’armonizzazione vocale agli Yes che sfocia in un crescendo alla Queen per stazionare su di un altopiano ritmato sfiorato da aperture eteree, precede Ratcatcher, diciassette minuti di volo onirico e trasversale a diversi generi. Chiude The Afterglow, ricercata ballata con venature country.
Quando la musica – non colpevole, ma complice il digitale – è definitivamente diventata un prodotto usa e getta i Motorpsycho hanno deciso di continuare nella loro ostinata ricerca non liofilizzabile in singles da tre minuti e mezzo. Still Life with Eggplant naviga lo sterminato mare del rock senza approdare, ma veleggiando con grazia. Metafora stessa della carriera di questi capaci strumentisti amanti della musica, una carriera che si potrebbe definire un sentito compendio di Rock post ’70. Imputabili forse di un lieve eccesso di schizofrenia e disturbo di personalità, ma con un nome così eravamo stati avvisati fin dall’inizio. Oltre che alla bravura tecnica e alla tenuta scenica dei tre (a cui va aggiunto il chitarrista svedese Reine Fiskil, presente anche nell’album), il concerto è un’occasione per avere un’idea a quali composizioni musicali possa portare un attento ascolto e una grande passione per quella musica che ha ammalato una buona metà del novecento.
Inizio ore 21:00, costo in prevendita 23 euro (locale A.R.C.I. ma per l’occasione niente tessera). Info: http://www.zonaroveri.com
Emilia Romagna - Eventi
Motorpsycho, il rinnovato Seattle sound della band norvegese allo Zona Roveri
Il 5 maggio a Bologna alle 21 sul palco gli autori degli album alternative rock The Death Defying Unicorn e Still life with eggplant
La prima delle quattro date del tour italiano della band norvegese capitanata dal bassista e cantante Bent Sæther è il 5 Maggio allo Zona Roveri di Bologna. Porteranno in valigia camaleonti, caleidoscopi, cilindri e nuvole perché i Motorpsycho appartengono sicuramente a quella stretta cerchia di band non rimaste impantanate nella scena che le ha lanciate, quelle che l’arma per divincolarsi, per andare oltre l’hanno trovata nella “schizofrenia bilanciata”. Nati come riflusso europeo di quell’onda chiamata Seattle Sound esordiscono con l’album Lobotomizer nel 1991, ma è con Timothy’s Monster che si fanno conoscere al grande pubblico, un doppio album che già sviscera interamente l’ecletticità della formazione. Il 1998 è invece l’anno di Trust Us, la critica internazionale spertica superlativi e la radio pubblica norvegese NRK seleziona la traccia Vortex surfer per il contest “song of the millennium” (è stata trasmessa ininterrottamente per tutta la giornata del 31 Dicembre 1999). Glia anni zero li vedono ancora prolifici, non vengono fiaccati nemmeno dal cambio di line-up (Kenneth Kapstad prende il posto di Håkon Gebhardt alla batteria) . Nel corso di questa lunga carriera i Motorpsycho hanno esplorato e commistionato moltissime galassie dell’universo rock, riassemblando con personalità e consapevolmente tutto quanto avevano trovato.
Aveva lasciato stupiti – piacevolmente per alcuni, per altri meno – il recente The Death Defying Unicorn realizzato insieme a Ståle Storløkken, con la partecpazione del violinista Ola Kvernberg e della Jazz Orchestra di Trondheim (concedetemi qualche divertita e manieristica divagazione da guida turistica: ridente città appollaiata su di un fiordo fondata dal re vichingo Olaf I di Norvegia intorno all’anno 1.000). Dopo questo lavoro di sapore psycho-prog – capace di diluire Jhon Zorne e Kyuss in ambientazioni apocalittiche aromatizzate da raffinate armonizzazioni vocali – il trio ha raccolto l’album che ci servirà dal palco in terra felsinea.
Il titolo surreale ed eufonico dell’album appena uscito per Stickman records è Still life with Eggplant. Cinque tracce corpose, cinque suite a se stanti perché troppo diverse tra loro per formare un corpo coeso. Non un concept, ma l’atmosfera che aleggia sul tutto è tipica degli anni in cui questa struttura andava per la maggiore. Hell, Part 1-3 prende avvio con ritmiche e sonarità grungy, gran cassa e basso sfondati in un incedere alla Melvins a pochi beat dallo Stoner, per sfociare in un gaudente riff Hard rock sorretto da un basso ossessivo che non si perde un quarto; la voce compare, distesa e allungata, solo a terreno ben spianato. August, la seconda traccia, è una cover dei Love storica band americana che tra i sixties e i seventis ha smazzato note molto lisergiche. La rivisitazione dei Motorpsycho ha gran gusto, madida di variazioni repentine e sequenze di note in crescendo che non scadono mai nel cliché, un amalgama ben bilanciato capace di giocare sul sottile crinale che divide i Kiss dai Genesis. Barleycorn (Let It Come / Let It Be), un’armonizzazione vocale agli Yes che sfocia in un crescendo alla Queen per stazionare su di un altopiano ritmato sfiorato da aperture eteree, precede Ratcatcher, diciassette minuti di volo onirico e trasversale a diversi generi. Chiude The Afterglow, ricercata ballata con venature country.
Quando la musica – non colpevole, ma complice il digitale – è definitivamente diventata un prodotto usa e getta i Motorpsycho hanno deciso di continuare nella loro ostinata ricerca non liofilizzabile in singles da tre minuti e mezzo. Still Life with Eggplant naviga lo sterminato mare del rock senza approdare, ma veleggiando con grazia. Metafora stessa della carriera di questi capaci strumentisti amanti della musica, una carriera che si potrebbe definire un sentito compendio di Rock post ’70. Imputabili forse di un lieve eccesso di schizofrenia e disturbo di personalità, ma con un nome così eravamo stati avvisati fin dall’inizio. Oltre che alla bravura tecnica e alla tenuta scenica dei tre (a cui va aggiunto il chitarrista svedese Reine Fiskil, presente anche nell’album), il concerto è un’occasione per avere un’idea a quali composizioni musicali possa portare un attento ascolto e una grande passione per quella musica che ha ammalato una buona metà del novecento.
Inizio ore 21:00, costo in prevendita 23 euro (locale A.R.C.I. ma per l’occasione niente tessera). Info: http://www.zonaroveri.com
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Politica
Riarmo Ue, i ministri leghisti assenti mentre si discutono le comunicazioni di Meloni. Faraone (Iv): “Ecco la vostra unità”. Poi arriva Giorgetti
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Ue, il piano Kallas è un flop: mancano i ‘volenterosi’ per altre armi a Kiev, così si passa da 40 a 5 miliardi. Tregua? In Ucraina continuano i bombardamenti
Zonaeuro
“Rimborsi gonfiati e firme false per ricevere la diaria da 350 euro”: nel mirino due eurodeputati italiani
Roma, 19 mar (Adnkronos) - "La nostra risoluzione contiene ragioni e proposte per realizzare una vera difesa comune e riafferma la nostra critica e la nostra proposta di radicale revisione del piano di von der Leyen, che favorisce la corsa al riamo dei singoli Stati". Lo ha detto Peppe Provenzano in aula alla Camera.
"Siamo pronti a una discussione seria sulla sicurezza ma la denuncia del rischio armare i nazionalismi abbiamo il dovere di farla", ha sottolineato il deputato e responsabile Esteri del Pd, che tra l'altro ha parlato della situazione in Medio oriente: "La rottura di Israele della tregua con i raid contro la Palestina non e' solo un dramma ma è un crimine di guerra, sono morti oltre 130 bambini e lei presidente Meloni ha espresso preoccupazione. Preoccupazione? Quell'atto merita la condanna più ferma e netta".
Roma, 19 mar. (Adnkronos/Labitalia) - L’Agenzia delle Entrate ha lanciato un nuovo strumento per i cittadini. Si tratta del domicilio digitale speciale che permette di ricevere direttamente via Pec (Posta elettronica certificata) atti, comunicazioni e notifiche fiscali, incluse le cartelle dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Una rivoluzione silenziosa ma strategica, pensata per le persone fisiche, i professionisti non iscritti ad albi e gli enti di diritto privato non registrati, che ora potranno scegliere il proprio indirizzo digitale per ricevere tutta la corrispondenza fiscale in modo certo, sicuro e tracciabile". A dirlo Ivan Meo, di Immobiliare.it.
Se si è proprietari di uno o più immobili è fondamentale: un avviso di liquidazione Imu, una notifica di accertamento, o anche solo una richiesta di documentazione possono arrivare via posta o non arrivare affatto. Con il domicilio digitale: si ricevono subito gli avvisi dell’Agenzia, senza ritardi; si ha la tracciabilità completa delle comunicazioni; si può conservare tutto in formato digitale; si evitano i problemi per notifiche non ricevute (e relativi sanzioni e interessi); si è sempre aggiornati anche sulle eventuali irregolarità fiscali.
Attivare questo servizio è semplice e gratuito. Bastano tre passaggi: accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate con Spid, Cie o Cns. Si va alla sezione dedicata al 'domicilio digitale speciale' e si inserisce la Pec personale (o altro servizio di recapito certificato qualificato). Una volta indicata la Pec, si riceverà nella stessa casella un codice di validazione, utile a confermare la scelta. In futuro si potrà anche modificare o revocare l’indirizzo in autonomia.
E' possibile indicare una sola Pec, che non deve già essere associata ad altri soggetti. L’indirizzo comunicato sarà valido sia per l’Agenzia delle Entrate, sia per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Con questo nuovo servizio si potrà ricevere tutti gli atti fiscali, compresi: avvisi e provvedimenti che richiedono notifica legale, comunicazioni senza obbligo di notifica, ma rilevanti; cartelle di pagamento e altri atti della riscossione; comunicazioni sui carichi affidati dagli enti creditori.
Il nuovo domicilio digitale è rivolto a: persone fisiche (cioè tutti i cittadini); professionisti non iscritti ad albi o elenchi ufficiali; enti di diritto privato non registrati nel Registro Imprese. Restano, invece, esclusi i soggetti che devono avere obbligatoriamente una Pec iscritta in Ini-Pec, come imprese e professionisti iscritti ad albi.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Questo non è un tempo ordinario. È molto più di 'un tempo non facile', come lo ha definito lei, presidente Meloni. La storia ci ha messo dinanzi a scelte che potremmo definire 'ricostruttive'. Ma nel suo intervento non ho rintracciato l’eco di una consapevolezza di questo 'salto d’epoca'. Ha riempito il suo discorso della consueta retorica autocelebrativa. Ci aspettavamo, al contrario, un poco di autocritica. Perché lei ha chiaramente fallito se il ruolo che aveva disegnato per se stessa era quello del pontiere. Le parti che voleva unire non fanno che allontanarsi e questo è il tempo delle scelte, della chiarezza. Anche lei pensa che l’Unione europea sia nata col solo scopo di 'truffare gli Stati Uniti d’America’?. Crede lei che i dazi del 200% sul nostro vino siano un fatto positivo per la nostra economia? Prenda posizione, ritrovi il coraggio che aveva quando sedeva tra i banchi dell'opposizione". Lo ha affermato Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente della Camera, intervenendo in Aula nella discussione generale sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Faccia qualcosa -aggiunto- anziché attendere che la furia di questo tempo si plachi. Non accadrà senza il nostro protagonismo. E nostro vuol dire dell’Europa. Di quell’Unione certo imperfetta ma essenziale che abbiamo contribuito a fondare. Che oggi ha bisogno di una difesa comune – espressione che lei si rifiuta di pronunciare per non irritare il suo alleato di governo, ma senza la quale ci ritroveremo completamente esposti alle insidie del nuovo disordine mondiale".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Viviamo un momento storico drammatico, che richiede a chiunque abbia responsabilità politiche e istituzionali senso di responsabilità. Bene perciò il sostegno incrollabile che il governo ha sempre mostrato nei confronti dell’Ucraina. E bene la capacità della presidente Meloni di portare sulla sua linea anche chi nutriva dubbi”. Lo ha affermato Mara Carfagna, deputata di Noi moderati-Centro popolare, intervenendo alal Camera nella discussione generale sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio Ue.
“Occorre arrivare ad una pace giusta e duratura –ha aggiunto- e l'unico modo per farlo è pretendere garanzie di sicurezza che scoraggino la Russia da future aggressioni. Il Governo italiano può giocare un ruolo importante in questo".
Palermo, 19 mar. (Adnkronos) - Sono riprese all'alba di oggi le ricerche, con le motovedette della Guardia costiera e Guardia di Finanza, delle decine di dispersi del naufragio avvenuto ieri nel Canale di Sicilia. Si parla di circa 40 persone. Martedì sera le motovedette hanno portato a Lampedusa i 10 superstiti e i sei cadaveri recuperati al largo dell'isolotto di Lampione.
Sono stati i naufraghi a raccontare che erano partiti in 56 dalla Tunisia, da Sfax, a bordo di un gommone. Ma mentre erano in acque internazionali decine di loro sarebbero caduti in acqua a causa del maltermpo.
I 10 superstiti in queste ore vengono sentiti dalla Polizia. Si tratta di uomini, tutti giovanissimi. Sono stati portati all'hotspot di Lampedusa.
"Ieri abbiamo accolto in hotspot i 10 superstiti del naufragio. L'imbarcazione era partita dalla Tunisia e si tratta di persone provenienti dall'Africa subsahariana. Hanno riposato tutta la notte, sono tutti in buone condizioni di salute e dopo le procedure di identificazione forniremo loro un ulteriore supporto psicologico con la nostra equipe multidisciplinare". A dirlo è Cristina Palma, vice direttore dell'hotspot di Lampedusa gestito dalla Croce Rossa italiana.
Il naufragio è avvenuto ieri sera a largo dell'isola. Secondo i primi racconti sull'imbarcazione ci sarebbero state 56 persone: 10 sono sopravvissute, sei i corpi senza vita portati a Lampedusa e sono ancora in corso le ricerche di 40 dispersi. I migranti erano partiti da Sfax, in Tunisia.
Roma, 19 mar (Adnkronos) - "Ieri è successa una cosa enorme in Senato. La Presidente Meloni ha deciso di NON rispondere alle mie domande su intelligenza artificiale, bollette, immigrazione. E sapete perché lo ha fatto? Lo ha spiegato lei: perché non vuole fare pubblicità al mio libro". Lo scrive Matteo Renzi sui social.
"Che Giorgia Meloni sia terrorizzata dal contenuto de L’influencer ormai è chiaro: sono l’unico che ha il coraggio di dire la verità su di lei. E dunque è preoccupata che la gente legga i contenuti del libro. Ma cosa c’entra questo con il fatto che un Premier in Parlamento rifiuti di confrontarsi con le opposizioni? -prosegue- È clamoroso che dopo mesi di lontananza dal Senato, lei venga in Aula e dica: no, a Renzi non rispondo, se no faccio pubblicità al suo libro. Questo modo di fare secondo me significa solo due cose. La prima è che Giorgia ha paura del libro, e su questo la capisco bene. La seconda è che Giorgia non sa cosa dire in questa fase di caos mondiale. E questo è molto più grave".
Milano, 19 mar. (Adnkronos) - La Procura di Milano insiste, davanti ai giudici del Riesame, sulla richiesta di arresti domiciliari per Enrico Pazzali, presidente autosospeso della Fondazione Fiera Milano tra gli indagati dell'inchiesta sul presunto dossieraggio che riguarda la società Equalize. La pubblica accusa insiste per le misure nei confronti di altre 11 posizioni, mentre rinuncia a chiedere il carcere per l'esperto informatico Nunzio Samuele Calamucci e gli altri hacker Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli.