Il leader degli industriali ha poi ricordato “la nostra proposta di ridurre del 9% la tassazione sul lavoro”, basata sulla “neutralizzazione del costo del lavoro dal calcolo degli imponibili Irap”
“E’ assolutamente più importante intervenire sulla tassazione del lavoro che sulla casa”. Lo sostiene il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha parlato a margine della commemorazione del cinquantesimo del premio Nobel a Giulio Natta, scopritore del polipropilene, al Politecnico di Milan, rispondendo a una domanda sulla questione Imu. “Si tratta di vedere bene cifre e numeri – osserva Squinzi – la priorità in questo momento è il lavoro e ritrovare la crescita”.
Il leader degli industriali ha poi ricordato “la nostra proposta di ridurre del 9% la tassazione sul lavoro”, basata sulla “neutralizzazione del costo del lavoro dal calcolo degli imponibili Irap”. A suo avviso, quest’ultimo, “è un provvedimento che deve essere adottato e avrebbe come risultato complessivo quello di ridurre del 9% il costo del lavoro”.
”Sull’Imu c’è un vizio di fondo che è quello di non farla pagare a chi se la può permettere” dice Gennaro Migliore (Sel) intervenendo ad Agorà, su Rai Tre. “Se dovessi fare uno sconto sull’Imu – aggiunge – lo farei ad un’azienda che magari la sta pagando su un capannone e allo stesso tempo sta licenziando gli operai. Bisogna avere l’intelligenza di scegliere le priorità. Se lo faranno, dall’opposizione appoggerò questo governo, altrimenti andremo insieme a cittadini semplici e operai a contestarlo”.
La questione dell’aborgazione/sospensione della imposta sulla casa ha tenuto banco nei giorni scorsi nell’agone politico: il premier Enrico Letta ha garantito la sospensione e poi una futura rimodulazione,ma Silvio Berlusconi che ha continuato a ribadire che senza l’eliminazione di quella che considera una “tassa odiosa” il Pdl non garantirà il sostegno al governo di larghe intese.