“La sensazione di essere circondati, “calpesti e derisi” dal Potere Costituito che sta muovendo ogni leva a sua disposizione per distruggere il M5S in effetti la si sente nell’aria”. Quello che annuncia il nuovo post sul blog di Beppe Grillo è un clima che ha “un che di pesante, di torbido, annuncio forse di fatti gravi”. Con un paragone con il gioco cinese del Go, in cui si cercano di eliminare le pedine avversarie accerchiandole, l’ex comico genovese descrive l’attuale situazione del movimento stellato. 

Una condizione che non riguarda solo gli esponenti del gruppo, ma anche chi li appoggia. “Chiunque spenda una sua parola in pubblico – infatti –  è attaccato come eretico, deviato, violento, terrorista, volenteroso artefice di bagni di sangue, pazzoide visionario, incompetente. Ogni male d’Italia è attribuito al M5S da giornali e televisioni diventati senza alcuna vergogna un incrocio tra la Pravda di Stalin e Der Stürmer sotto il nazismo”.

Ma se è il M5S ad essere accerchiato, lo stesso accade per il Potere Costituito. Perché “un altro accerchiamento però avviene intorno al Potere Costituito”. E chi è? “Sono i cittadini italiani la cui rabbia conosce bene chiunque frequenti un bar o una pubblica via”. 

Tra chi attacca il potere, ci sono anche gli elettori del M5s, che sono “otto milioni e mezzo, primo partito, il cui voto non è stato preso neppure in considerazione. Un voto considerato abusivo dalla triade Napolitano, pdmenoelle, pdl, trasposizione laica del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questa rabbia “che ogni giorno urla più forte” non arriva all’orecchio degli Inamovibili o forse non la temono. Questione di tempo. Si accorgeranno in autunno di essere loro all’interno di un cerchio. Senza possibilità di fuga verso l’interno né verso l’esterno. Il confronto da politico economico diventerà sociale, incontrollabile. E’ il gioco del Go, bellezza!”, conclude il post richiamando sempre il gioco orientale. 

Forse è proprio per definire una strategia contro questi continui attacchi che Beppe Grillo giovedì sarà a Roma per incontrare i suoi. In forse, invece, la presenza di Casaleggio.

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