“Fuori! Fuori!”. Il corteo del Conflict day, in difesa della “sanità come bene comune”, ha sfondato il cordone della Polizia ed è andato dritto sotto le finestre della sede dell’amministrazione regionale lombarda. Tra i manifestanti che hanno aderito allo sciopero generale di 24 ore della sanità pubblica e privata regionale, indetto dall‘Unione sindacale di base, cittadini, lavoratori, studenti e famiglie in difficoltà. In prima fila i lavoratori del San Raffaele di Milano “da mesi impegnati in difesa dei diritti, del salario e della dignità”. Dopo la partenza in piazzale Loreto, il corteo ha poi ripiegato in direzione di Palazzo Lombardia dove era in corso un’assemblea pubblica. Parte attiva della protesta, anche gli studenti dell’Università statale dove martedì ci sono stati dei tafferugli con la Polizia per lo sgombero dell’aula auto-gestita ex Cuem. Martedì sera il governatore Roberto Maroni ha annunciato l’intenzione di mettere mano alla Legge 33 del 2009, testo unico che riunisce tutta la normativa del settore, compresa la famosa Legge 31 che nel 1997 ha istituito il cosiddetto modello Lombardia di Francesca Martelli