Cultura

Alternative rock, nel lago degli Swans

swanscatskills 2010Arrivano gli Swans! La band, capitanata dall’inquieto Michael Gira, suonerà a Parma per un’unica data italiana martedì 21 maggio 2013 (biglietti 20 euro + dp alle ore 21 e 30).

Che dire di Michael Gira e soci? Sondare gli spazi a loro connessi non è semplice, per fare ciò, s’impone un doveroso balzo temporale. Già perché la formazione non è di primo pelo, le origini risiedono a New York nei primi anni ottanta e attraversano l’ultimo trentennio musicale mediante una cifra stilistica dovuta alle più svariate contaminazioni.

Premessa, lasciate da parte il post-punk e quanto avvenuto prima, dimenticate usi e costumi derivativi dagli anni ’70, la band fa corsa a sé, tuttavia, la lezione impartita da band quali Suicide, Throbbing Gristle e Joy Division, è parte naturale dell’emancipazione ottenuta nei dodici album fin qui prodotti. Un’evoluzione associabile ad un working progress che sfocia nella ricerca del proprio confine originario. E quindi – se questo è vero – dissonanze, ambientazioni spettrali, ritmi ossessivi, sono solamente «la cornice del lago»; a determinare l’abisso nel quale «i cigni» si specchiano, sono le improvvise schiarite melodiche. Come dire, autentici ossimori sonori da cui scaturisce ogni possibile contrasto. 

 

Saltiamo  la discografia, meriterebbe uno spazio a parte in un altro luogo. Piuttosto “tuffiamoci nell’eccezione”, ovvero nei torbidi meandri dove viene concepito The Seer, l’ultimo album. Gli Swans raccolgono i frutti di un lavoro infinito; le tracce si sviluppano, infatti, durante l’intera carriera e vedono la luce soltanto nel disco suddetto. Luce è una parola grossa, l’oscurità che permea l’intera operazione rapisce e ipnotizza, sovvertendo inequivocabilmente le regole della forma canzone. Alcuni passaggi del disco sono magicamente diluiti, come fossero mantra da ripetere all’infinito; strumenti inusuali e “voci semantiche” completano le trame.

A stupire in verità, è la visione d’insieme,  in cui ad essere marcatamente a fuoco è la precisa volontà di sfuggire alla routine che attanaglia l’attuale scena alternativa.  Il sottobosco musicale mondiale applaude e ringrazia: pubblico e critica decretano il successo dell’album senza mezzi termini.

Ora, che cosa aspettarsi dall’esibizione al Campus Industry Music di Parma? Nulla di rassicurante ovviamente! E vista la natura degli Swans, sarebbe questo il valore aggiunto di uno spettacolo traducibile in un’esperienza sonora «emotivamente definitiva». Come forse nemmeno potrebbe esserlo … l’ultimo canto del cigno.

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Dimenticavo… l’Opening act sarà affidato alle liriche di Fabrizio Modonese Palumbo già performer dei Larsen, il quale salirà sul palco del Campus per presentare ‘All About Satan‘ il disco del suo nuovo progetto solista. Va da sé che la serata non è certamente per tutti … per molti sicuramente sì. Ci si vede là.

 

9 canzoni 9 … per molti ma non per tutti

Lato A

Lunacy • Swans

I Want You • Cabaret Voltaire

Isolation • Joy Division

Ghost Rider • Suicide

Lato B

Symphony No.3 (Gloria) • Glenn Branca

Hot On the Eels of Love • Throbbing Gristle

Kerosene • Big Black

T V Sky • Young Gods

A Gothic Love Song • Current 93