“L’ho uccisa io“. Con queste parole, Mario Broccolo, 50 anni, ha confessato l‘omicidio di Alessandra Iacullo, la ragazza di 30 anni uccisa a coltellate la sera del 2 maggio a Ostia. L’uomo è stato incastrato dai tabulati telefonici, che hanno messo in luce un violento litigio tra i due prima della morte della ragazza. Broccolo è crollato durante gli interrogatori e  ha ammesso di aver ucciso Alessandra colpendola con alcune coltellate alla gola. L’accusa per lui è di omicidio volontario.

Intanto, dagli ambienti investigativi, emergono alcuni particolari della vicenda giudiziaria di Broccolo. L’uomo era stato condannato a 18 anni per un omicidio volontario commesso nel 1990 e aveva subito anche un’altra condanna  per omicidio colposo

L’ammissione di Broccolo, specificano però i carabinieri, non ha ancora valore di prova e tecnicamente non si può parlare di confessione. Gli inquirenti ribadiscono che: “Si è dato seguito al provvedimento di fermo disposto dall’autorità giudiziaria. Ogni altro elemento sarà posto all’attenzione del giudice delle indagini preliminari nell’interrogatorio di convalida e garanzia che potrebbe avvenire già domani nel carcere di Regina Coeli, dove l’uomo è stato trasferito”.

Secondo le indagini l’uomo ha anche precedenti per molestie. Disoccupato con lavori saltuari, si dedicava alla pittura. Gli inquirenti hanno accertato che Broccolo, che era malvisto dai parenti della vittima perché violento, avrebbe voluto riallacciare con la ragazza la storia terminata qualche tempo fa. Non accettava quella fine, Broccolo. E così, dopo una violenta lite, l’ avrebbe uccisa. Dalle indagini trapela una prima dinamica dell’omicidio:  l’uomo ha alla ragazza un  incontro in un bar della zona, poi i due si sono spostati sul luogo del delitto, in una zona poco frequentata.

Alessandra era stata accoltellata in strada. Trovata nel sangue accasciata a fianco del suo scooter, era morta poco dopo il trasporto all’ospedale Grassi, lo stesso dove lavorava come infermiera Michela Fioretti, la donna uccisa dal marito a colpi di pistola il 18 aprile scorso dopo un inseguimento in macchina sul viadotto di Ostia.  Il corpo della ragazza, che aveva ferite su collo e braccia, è stato trovato in via riserva del Pantano, a Dragona.

Secondo quanto è emerso nel corso delle indagini più recenti da parte della procura, l’uomo avrebbe aggredito e colpito la Iacullo dopo un violento contrasto. In un primo momento si era pensato a un incidente stradale, visto che addosso alla Iacullo fu trovato anche il suo scooter. Poi però si scoprì che era stata accoltellata. L’indagine è stata condotta da Pierfilippo Laviani e dalla pm Paola Filippi.

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