Mondo

Bangladesh, trovata donna viva sotto il palazzo crollato il 24 aprile

I soccorritori, che da oltre 15 giorni continuano a scavare tra le macerie, sono stati attirati dalla sua voce. La donna è sopravvissuta grazie alle scorte di cibo e acqua distribuite tra i detriti durante i primi giorni. Il bilancio delle vittime, intanto, è salito a 1038 morti, mentre si parla di un numero imprecisato di dispersi

E’ stato un flebile richiamo, quasi un sussulto, a salvarla. Dopo oltre 15 giorni dal crollo della palazzina in Bangladesh, che ha causato oltre 1000 morti, una donna è stata estratta viva dalle macerie. I soccorritori, attirati dal debole rumore sentito dalle fondamenta della struttura, hanno fermato le macchine e l’hanno trovata. 

Secondo le prime informazioni, la donna trovata viva sarebbe praticamente illesa. La sopravvisuta è stata identificata: si chiama Named Reshmi ed è stata trovata in uno scantinato dello stabile Rana Plaza. Ora è in ospedale. Le squadre di soccorso dal 24 aprile, giorno del crollo, non hanno mai smesso di scavare e cercare superstiti. I vigili del fuoco hanno riferito che la donna sarebbe riuscita miracolosamente a resistere grazie all’acqua e alle razioni di cibo che erano state introdotte tra i detriti nei primi giorni deopo il crollo quando erano state estratte vive centinaia di persone.

I soccorritori sono ancora impegnati nelle ricerche. L’ultima stima delle vittime parla di 1038 morti, mentre il numero dei dispersi è ancora imprecisato. Gli scavi, fanno sapere fonti dell’esercito, hanno raggiunto l’uscita del palazzo al pian terreno, dove molti operai si erano ammassati cercando riparo. “Molti dei corpi recuperati negli ultimi giorni erano sotto le rampe di scale dove forse avevano cercato riparo”,  ha detto il generale Azmal Kabir, che guida un team di ingegneri impegnati nelle sgombero. Sembra che l’uscita del palazzo fosse chiusa al momento del crollo.

Intanto continua il difficile riconoscimento dei corpi che sono in avanzato stato di decomposizione dopo 17 giorni. Finora sono stati seppelliti in fosse comuni oltre 150 cadaveri, mentre altri 100 sono in attesa di essere identificati attraverso l’esame del dna.