La manifestazione di Berlusconi a Brescia è conclusa. I contestatori se ne sono andati e i berluscones raggiungono i loro pullman. Ma un entusiasta Renato Brunetta non ne ha abbastanza, e continua a camminare scortato dai carabinieri per stringere le mani agli ultimi simpatizzanti rimasti. Le poche contestazioni non lo toccano: “Vergogna”, gli gridano, ma lui nemmeno si volta. Poi si accorge delle telecamere che continuano a seguire i suoi siparietti. “Lei che contratto ha?”, domanda al giornalista de il Fatto Quotidiano. “Ah, è stato precario anche lei, al Fatto”, sottolinea vantandosi delle sue riforme contro la precarietà, “che tristezza”. Ma l’ex ministro ignora che il cronista ha sempre avuto un regolare contratto giornalistico con il nostro giornale. Non contento, il capogruppo alla Camera del Pdl torna all’attacco. E sulla possibile condanna definitiva per Berlusconi nel processo Mediaset taglia corto: “Nessuna soluzione politica, giustizia, giustizia, giustizia”. E ancora: “E se condannano Travaglio? Ciao Travaglio” di Franz Baraggino
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione