“Non sarà possibile per il M5s attivare il fondo di solidarietà in cui far convergere le eccedenze delle retribuzioni. Ma a deciderlo non siamo stati noi: è stato l’Ufficio di presidenza di Montecitorio”. Così Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e deputato del Movimento 5 stelle ai microfoni de ilfattoquotidiano.it fa il punto sul caso della restituzione della diaria scoppiato negli scorso giorni. “Nei prossimi giorni – spiega Di Maio – presenteremo in Aula un emendamento per l’istituzione del fondo nel bilancio dello Stato, come già esiste quello antiracket, cosicché tutti i deputati del M5s possano deciderne il fine. Ma – prosegue – non deve essere per forza usato per le piccole e medie imprese. Vogliamo che tutti questi soldi vengano utilizzati per fini sociali. Gli altri partiti – sottolinea – non sono d’accordo perché una parte dei loro stipendio la donano al partito, ma noi non abbiamo interesse a donare al Movimento”. Di Maio racconta anche cosa è successo nell’Ufficio di Presidenza: “Ci hanno consigliato ‘fatevi un conto in una banca e metteteci i soldi dei vostri stipendi’. Si tratta – racconta Di Maio – di quasi cinque milioni di euro all’anno” di Manolo Lanaro
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