Lo dice Beppe Grillo in comizio a Corato: "A ottobre si voterà, e con il Pd imploso resteremo solo noi e il nano. Senza i 5 Stelle ci saranno le barricate". Caso diaria: "Non c'è mai stato un problema interno"
”Io spero in una nostra affermazione totale perché se non ci affermiamo noi ci saranno le barricate, si dovranno assumere loro la responsabilità”. Beppe Grillo, parlando ad un comizio a Corato in provincia di Bari, insiste sul ruolo di contenimento delle tensioni sociali del M5S e aggiunge: ”Noi dei 5 Stelle la rabbia la stiamo tenendo, senza di noi esploderà”. Un Movimento che è come “la protezione civile” e che dovrà “prendersi le macerie” quando “a ottobre crollerà tutto perchè Berlusconi vuole le elezioni, il Pd sarà scomparso e ci saremo solo noi e il nano”. Durante il suo intervento inoltre, è tornato sulla questione della diaria, nel giorno in cui i suoi parlamentari hanno deciso di non tagliare la metà ma di restituire le eccedenze, per puntualizzare che sul tema “non c’è mai stato un problema” interno, e invita a tenere gli occhi puntati su “quello che fanno gli altri partiti” a riguardo.
Nel corso del comizio ha inoltre parlato della manifestazione anti-giudici di Brescia voluta dal Pdl a cui ha partecipato anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “A Brescia – ha proseguito – ho visto le piazze e le facce delle persone e mi sono spaventato perché ho visto due generazioni che non si capivano: i vecchi a cui sembrava normale Berlusconi e i giovani che protestavano. L’Italia è divisa tra chi non ha più niente e chi galleggia”. Nella piazza a favore del leader di centrodestra, continua l’ex comico, “c’erano i vecchi che erano stupiti perché giovani gridavano per qualcosa che loro non capivano perché per loro – ha aggiunto – è una cosa normale Berlusconi che parla male della magistratura e dice che abolirà l’Imu”. Quanto all’inchiesta della procura di Nocera Inferiore sui commenti offensivi nei confronti di Giorgio Napolitano pubblicati l’anno scorso sul suo blog spiega che “è venuta la polizia nel nostro ufficio di Milano a chiedere dove sono i server di questi 22 ragazzi che sono stati condannati per vilipendio, ma noi non lo sappiamo nemmeno”. Un reato che Grillo, se fosse presidente della Repubblica, vorrebbe abolire.
Il desiderio dell'”affermazione totale” dei 5 Stelle, era già stato spiegato dallo stesso leader M5S in mattinata dalle colonne suo blog: “Siamo al 30% – ha scritto in un post – ci prenderemo tutto il Paese alle prossime elezioni. Ce lo prenderemo in macerie, saremo la Protezione Civile. Non voglio più vedere quelle facce, questi dilettanti che stanno nei palazzi dei 20 anni. Siamo pronti con tutte le nostre proposte, con il reddito di cittadinanza, con l’abolizione dell’Irap. Abbiamo restituito 42 milioni di rimborsi elettorali e si fissano con la diaria. Perchè non vanno a vedere quanti soldi si tengono quelli del pdl e del pdmenoelle?”. Interventi che si inseriscono in un periodo di campagna elettorale dove M5S si presenta “in 150 comuni adesso e in 42 in Sicilia a giugno, ossia il triplo dell’anno scorso. La base del MoVimento – puntualizza Grillo – è in espansione geometrica: non ci fermano più. Infatti hanno un terrore fottuto, un terrore che gli fa fare delle mosse stupide. Interpellanze su chi tiene i soldi quando basta andare dal presidente e dal tesoriere del gruppo parlamentare, mica li gestisco io i soldi”.