Lo scorso weekend sono stata a Firenze per un soggiorno di piacere e di scoperta della città toscana. A Firenze durante le mie visite sono stata al Giardino di Boboli, gli Uffizi, sono salita sul Duomo e tanto altro. Questa volta volevo fare qualcosa di più, qualcosa di diverso dalle solite tratte turistiche e sono andata a vedere il Corridoio Vasariano.
Al Corridoio Vasariano non si accede da soli, ma solo accompagnati da una guida turistica, ecco perché vi consiglio di affidarvi a qualche tour operator. La mia guida era preparatissima e devo dire grazie per questo al sito FlorencePass.com. Il Corridoio Vasariano è appunto un corridoio che da Palazzo Vecchio arriva fino a Palazzo Pitti. In Via della Ninna, di fianco a Palazzo Vecchio si può vedere la prima parte di questo percorso. Un corridoio sopraelevato, quindi che attraversa il gli Uffizi e il Ponte Vecchio e all’interno del quale si trova ancora oggi una vera e propria galleria d’arte, ricca di storia e fitta di curiosità.
Il mio tour è durato circa 3 ore per un costo di 70€ circa, perché oltre al Corridoio Vasariano comprendeva anche una parte degli Uffizi. Chi decide invece di fare solo il Corridoio Vasariano spenderà circa 50€ e la durata dell’itinerario complessivo sarà inferiore. Le curiosità che si scoprono camminando nel corridoio sono tante (nel corso della visita tenete però a mente che non è possibile fare foto).
Originariamente questo passaggio era stato creato dal granduca Cosimo I de’ Medici nel 1565 e dall’architetto Giorgio Vasari, da cui il nome. L’idea del percorso sopraelevato era nata per dare opportunità di muoversi liberamente e senza pericoli. Dal corridoio la famiglia del Granduca poteva inoltre assistere alla messa nella Chiesa di Santa Felicita, su cui il corridoio si affacciava grazie ad un balcone. La Chiesa si trova poco dopo la fine del Ponte Vecchio dalla parte di Palazzo Pitti, ed è ancora oggi visitabile. Il corridoio venne costruito in soli 5 mesi e incontrò non poche sfide. Una fra tutte quella della famiglia Mannelli, proprietaria della Torre de’ Mannelli che si trovava proprio lungo la traiettoria che avrebbe dovuto seguire il Corridoio Vasariano.
La famiglia infatti non acconsentì né a vendere né a far passare il corridoio nel mezzo della propria casa, tanto che Cosimo de’ Medici dovette continuare il corridoio aggirando la torre. All’interno del Corridoio oggi si trova una serie di autoritratti incredibili, alcuni parlati (quindi con le labbra appena aperte per simulare il movimento della bocca), altri più comuni, tutti decisamente interessanti. Qui autoritratti di Rubens, Rembrandt, Van Dyck, Sustermans, Velázquez Kaufmann e quelli di artisti francesi e inglesi del Cinquecento e del Seicento. Ma non solo, anche autoritratti dal Settecento fino ai giorni nostri come Canova, Fattori, Boldini, Pelizza da Volpedo, Mengs, David, Ingres, Corot e Delacroix. La guida si soffermerà sui ritratti più curiosi, su quelli più importanti, artisticamente parlando, e su quelli con un valore indiscutibile.
Tra i vari capolavori di questo lunghissimo percorso, anche un’opera di Chagall.
Il percorso termina a Palazzo Pitti e precisamente nella Grotta del Buontalenti, quindi già nel Giardino di Boboli. Qualsiasi percorso sceglierete di fare credo proprio che non rimarrete delusi. Il Corridoio Vasariano ha riaperto poco più di un anno fa, dopo essere stato chiuso per diverso tempo e se passate da Firenze è davvero un peccato non prenotare una visita.