L'Abi punta su riforma della legge elettorale, sensibilità costante contro la corruzione e riduzione dei costi della politica. Ma soprattutto sul sostegno al mercato del credito
Superamento del bicameralismo perfetto, riforma della legge elettorale, sensibilità costante contro la corruzione e riduzione dei costi della politica. Sono alcune delle richieste formulate dalla lobby delle banche, l’Abi, nel Documento per la crescita approvato dal Comitato esecutivo dell’associazione. In primo piano anche le misure di breve termine a sostegno della domanda: dalle azioni sull’Imu agli strumenti a supporto dell’occupazione giovanile, dalla piena operatività dei pagamenti pregressi delle Pubbliche amministrazioni al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in scadenza, dalla proroga degli sgravi fiscali per gli interventi per il risparmio energetico e la ristrutturazione degli immobili, oltre a un piano infrastrutture leggere.
Ovviamente la Confindustria delle banche non ha trascurato le misure per sostenere il mercato del credito. Con la premessa che “solo banche forti e imprese sane possono portare l’Italia fuori dalla crisi”, l’Abi propone la rimozione delle “attuali penalizzazioni previste per il trattamento delle rettifiche di valore” e per il trattamento degli interessi passivi, la rimozione dei problemi strutturali “che rendono oggi difficile per le banche sviluppare la propria operatività nel comparto del credito ipotecario allineando la normativa nazionale alle regole e alle prassi prevalenti a livello europeo”, l’adozione di soluzioni in linea con le prassi e le regole europee che consentano alle banche di collegare i costi di raccolta a quelli di impiego per tutta la vita dei finanziamenti ipotecari e l’intervento sull’uso “distorto” dei nuovi strumenti per la gestione delle crisi di impresa.
Fra le misure a medio e lungo termine per la competitività del sistema produttivo, poi, l’associazione chiede il rafforzamento dei fondi di garanzia per il sostegno del credito alle famiglie, il fondo di garanzia per le pmi, il riordino dei Confidi, la definizione di un piano trasporti, con la razionalizzazione del sistema aeroporti, e la realizzazione dell’Agenda Digitale Italia.
Infine si chiede il rilancio del mercato immobiliare, la riforma della giustizia civile, misure per l’internazionalizzazione delle imprese e il sostegno all’export, la realizzazione di infrastrutture medio-grandi, interventi a supporto alle pmi, la sburocratizzazione delle procedure con la Pubblica Amministrazione, il potenziamento del turismo e la realizzazione di attività di monitoraggio dei provvedimenti normativi.