In questo periodo elettorale Roma è tempestata di messaggi pubblicitari di politici che si candidano. In uno di questi, molto diffuso, il sindaco uscente pubblicizza “meno 13% di reati”.
Senza voler contestare in alcun modo il dato statistico, credo che però si debba fare una distinzione per zone o, quantomeno, alcune considerazioni di contorno.

Personalmente non passa settimana che i miei vicini di Trastevere non mi chiedano, in rigoroso romanesco: “a te che t’hanno rubbato ‘sta settimana?” “A me è annata bene: solo er casco der motorino” “A me ‘nvece m’anno scritto sulla porta de casa …i cosi, come se chiameno, i writter”. Ma ‘nse ponno pagà le guardie private?” “A bici de mi moje è ita!”, e così via.

Il tentativo di chiamare le forze dell’ordine, ridotte allo stremo dalle varie finanziarie che hanno tolto uomini e risorse, è spesso vano. Accade che telefoni per una rissa e solo dopo mezz’ora arriva la volante. Forse.
Personalmente ho assistito quotidianamente, negli ultimi anni, a schiamazzi notturni di ubriachi molesti, atti osceni in luogo pubblico (amplessi sui cofani delle auto!), immancabili urinatoi improvvisati nelle vie più buie (vicolo Moroni e vicolo del Quartiere sono diventati i più grandi urinatoi pubblici in Europa: una nuova attrazione turistica che richiama decine e decine di visitatori notturni!), ritrovo non di rado borse e portafogli vuoti, ho visto tirare vasi da parte di adolescenti ubriachi verso abitanti del primo piano che avevano protestato per il rumore, ho assistito a piccole risse, al consumo di fiumi di droga da parte di adolescenti (soprattutto spinelli e cocaina: talvolta lo specchietto del mio motorino la mattina è girato verso l’alto e con sopra dei granelli di polverina bianca intorno ad una striscia di specchietto sospettamente dritta e pulita…), cui spesso assisto direttamente dalla mia finestra. Ho visto anche una rapina, minacce ed ingiurie. Ma non mancano ovviamente i danneggiamenti alle macchine, le scritte sui muri, i furti all’interno del condominio, i furti di pezzi della bicicletta (il ferramenta di trastevere deve essere un uomo ricco: credo sia il più grande venditore di antifurto per cicli al mondo! Ma, forse, in guadagni lo batte proprio il venditore di ciclo-ricambi…).

Volendo trarre una conclusione, credo che ciò che è cambiato, almeno nella mia percezione, è solo la rassegnazione degli abitanti: non sarà che i reati sono statisticamente diminuiti perché la gente non li denuncia nemmeno più?

In ogni caso, mentre i politici ci rassicurano con i dati statistici (13% in meno) che vorrebbero farci davvero sentire più tranquilli, non mi meraviglia invece che altrove si  avvertano i turisti che Roma è una città rischiosa !

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