Tentato omicidio: è una delle ipotesi di reato che la Procura di Torino sta valutando in relazione all’attacco al cantiere di Chiomonte, due notti fa. Il fascicolo è aperto contro ignoti e i fatti contestati riguardano l’assalto al cantiere da parte di una trentina di persone, a volto coperto, che hanno lanciato bottiglie incendiarie e bombe carta ai danni dell’area dei lavori e delle recinzioni. Intanto a Bussoleno, dove era previsto in mattinata un incontro tra i tecnici del cantiere (che rappresentano la Lyon Turin Ferroviarie) e la cittadinanza, c’è stato un presidio pacifico da parte di alcuni attivisti No Tav. Ai microfoni de ilfattoquotidiano.it gli abitanti hanno spiegato che il confronto, poi annullato, era stato organizzato per gestire gli espropri per la costruzione del cantiere dell’alta velocità. La Ltf sta, infatti, organizzando da qualche settimana incontri singoli con i proprietari dei terreni da espropriare per proporre compensazioni e cambi di tracciato. Gli attivisti contro l’alta velocità si dicono contrari alla contrattazione singola: “L’impatto è su tutto il territorio, non su una serie di case individuali. In questo modo perdiamo capacità contrattuale, i singoli devono trattare senza nemmeno il supporto di un tecnico” di Cosimo Caridi

 

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