La polizia ha trovato sui binari il cadavere dell'uomo, ma non è stata possibile l'identificazione. A casa sono stati trovati i corpi senza vita della coniuge e di un'amica. Una sarebbe stata uccisa con un'arma da taglio, l'altra soffocata con un sacchetto di plastica
Un romeno che nel primo pomeriggio si era suicidato a Palermo buttandosi sui binari del treno, aveva prima ucciso la moglie e un’altra donna, trovate solo più tardi in un appartamento tra via Di Marco e via Mondini: una sul letto, l’altra con un sacchetto di plastica che le copriva la testa. Le due vittime sono una cittadina romena, moglie dell’assassino, e una donna di nazionalità polacca, amica della coppia che abitava in via di Marco, a Palermo.
La polizia dopo aver ritrovato sui binari il cadavere dell’assassino, non riuscendo ad identificarlo, ha chiamato alcuni numeri registrati nella rubrica del suo cellulare. Ad una delle telefonate ha risposto una donna, amica della moglie, che ha dato agli agenti l’indirizzo della coppia. Nessuno ha risposto, però, ai poliziotti che hanno chiamato i vigili del fuoco: i pompieri hanno sfondato la porta dell’appartamento e hanno trovato i corpi delle due donne. Una sarebbe stata uccisa con un’arma da taglio, l’altra soffocata con un sacchetto di plastica. L’indagine è coordinata dal pm, Caterina Malagoli. Sul posto la Scientifica sta effettuando i rilievi.