“Non sarà una minoranza a decidere per 59 milioni di italiani e mi sembra che i dati delle elezioni ci dicano che i No Tav non sono maggioranza nemmeno nel loro territorio”. Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti del governo Letta, è tornato a Roma sulle violenze nel quartiere della Tav in Val di Susa: “Quelli che hanno agito sono delinquenti veri, poteva succedere qualcosa di gravissimo. Lo Stato vuole dare un segnale forte: c’è, è presente. L’opera è strategica: interessa l’intera Europa”. “Domani – prosegue il ministro – insedieremo la task force: non ci sarà una militarizzazione, ma troveremo modo di mandare avanti rapidamente il cantiere, avviare le opere di compensazione che ci chiedono i comuni dell’area e soprattutto proteggere i lavoratori”. Sulla grande opera, quindi, nessun ripensamento del governo di Tommaso Rodano
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