Nella notte spuntano manifesti fuori dalle sedi del Carroccio: "Consegnateci Kabobo". Azioni simili a Como e a Lodi. Così il partito di estrema destra contende la bandiera della "sicurezza" al partito guidato da Maroni, giudicato ormai troppo "morbido"
La strage di sabato scorso a Milano, che ha visto protagonista Mada Kabobo, il 31enne ghanese che ha ucciso a picconate tre passanti in zona Niguarda, mette uno di fronte all’altro Lega Nord e Forza nuova, due movimenti che da portano avanti politiche anti-immigrazione. Il partito di estrema destra attacca i lumbard e lo fa in modo plateale. Nella notte, alcuni attivisti di Forza Nuova Lombardia hanno appeso davanti alle sedi di diverse sezioni della Lega striscioni con su scritto: “Consegnateci Kabobo”, oppure: “Bossi-Fini, condanna a morte per l’Italia”.
In pochi sembrano dar credito a questa iniziativa presso la sede nazionale della Lega in via Bellerio a Milano. Eppure anche qui, militanti Fn hanno appeso i loro striscioni provocatori (vedi foto). Non se n’è curato neppure Alessandro Morelli, capogruppo in consiglio comunale a Milano, il quale sostenendo che si tratta di gente interessata a guadagnare una facile visibilità, ammette però che “tutto questo fa suonare un importante campanello d’allarme. Questi saranno anche un gruppo isolato, ma se non c’è una possibilità democratica di manifestare le proprie idee, per esempio come fa la Lega, che all’interno delle istituzioni porta avanti un discorso a favore di un restringimento delle norme sull’immigrazione, le forze estremiste da piccole possono diventare grandi”.
Morelli sembra dar credito alle voci che parlano della diffusione a Milano di un certo malcontento per una mancanza di sicurezza, soprattutto nei quartieri periferici; qui, inoltre, negli ambienti più xenofobi ci si starebbe addirittura organizzando. Angelo Balletta, segretario cittadino di Forza Nuova, è tra i protagonisti delle affissioni abusive e provocatorie della scorsa notte. “In periferia – conferma – come a Gratosoglio, ma pure a Niguarda stesso o a Quarto Oggiaro, da dove veniva il giovane Daniele Carella, 21 anni, una delle vittime di Kabobo, il malcontento è forte. E qui c’è chi vuole auto-organizzarsi, anche se con questo non voglio dire che stiano nascendo delle squadre di persone disposte a farsi giustizia da sole, assolutamente no. È gente che semplicemente vuole proteggere i propri cari, e che a noi domanda un supporto, nel caso volessero vigilare sul loro quartiere o le loro case. E noi, naturalmente, ci dichiariamo disponibili”.
Secondo Balletta, “quelli della Lega dovrebbero farsi un esame di coscienza, visto che il loro governo non ha affatto risolto il problema immigrazione”. Ed è questo il senso degli striscioni appesi la notte scorsa un po’ in tutta la Lombardia. Ne sono apparsi presso la sede dei “padani” a Como, come pure a Lodi. A Pavia, invece, un grosso striscione con su scritto “Consegnateci Kabobo” è stato appeso fuori dalla sede cittadina di Sel.