L'onorevole Panagiotis Iliadis è stato allontanato dopo un battibecco con il vicepresidente della Camera che lo ha fatto uscire. Tutto era iniziato con un dibattito sul disegno di legge antirazzista che l'assemblea si appresta a votare proprio per contrastare gli episodi xenofobi del partito in questo primo anno
Sfida nazista nel parlamento di Atene, con un incidente senza precedenti in Aula: protagonisti alcuni deputati di Alba dorata. L’onorevole Panagiotis Iliadis è stato allontanato dall’Aula dopo un prolungato battibecco con il vicepresidente della Camera Iannis Dragasakis che, all’ennesimo richiamo comportamentale, ha deciso per l’espulsione. Ma mentre assieme al deputato in questione anche l’intero gruppo del partito neonazista sfilava via verso i corridoio laterali, lo stesso Iliadis ha gridato “Heil Hitler” tra l’indignazione generale e le urla degli altri colleghi nell’emiciclo. Il vice presidente del Parlamento ha per questo applicato, per la prima volta nella storia della Repubblica greca, l’articolo 80 del regolamento del Corpo per il comportamento antiparlamentare. Con sanzioni in arrivo per l’autore di quello slogan.
Il tutto era iniziato con un dibattito in aula sul disegno di legge antirazzista che l’assemblea si appresta a votare proprio per contrastare gli episodi xenofobi messi in pratica in questo primo anno di legislatura da Alba dorata. E l’onorevole Iliadis ha attaccato duramente sia il ministro della Giustizia Antonis Roupakiotis sia il leader delle opposizioni Alexis Tsipras, invitandoli in malo modo a “svegliarsi” e accusando il leader del Syriza di aver “preparato una succulenta zuppa per il premier Samaras”. Al che il vice presidente della Camera lo ha invitato a utilizzare modi e toni più consoni e all’aula e a procedere all’interrogazione. Ma Iliadis non ha sentito ragione e ha perfino intimato a Dragasakis di restare seduto. A quel punto lo speaker dell’Aula ha deciso per l’espulsione, con Iliadis che, un attimo prima di uscire e mentre i commessi della Camera tentavano di accompagnarlo fuori, si è congedato dall’assemblea con il noto saluto hitleriano.
Tra i banchi del governo in quel momento c’era solo il sottosegretario alle finanze Iorgos Mavragani, dal momento che premier e cinque ministri sono in questi giorni in missione commerciale a Pechino e Baku, rimasto impassibile al proprio posto come anche i deputati segretari e i questori ai fianchi di Dragasakis che al termine dell’incresciosa vicenda ha commentato: “Fuggite non serve a giustificare gli errori”.
Duro il commento del deputato del Syriza Stavros Kontoni, secondo cui “gli amanti del nazismo nella società greca si sono oggi rivelati in Parlamento e hanno provato con metodi diffamatori a gettare fango contro le istituzioni”. In una nota il partito del Syriza denuncia “il nuovo attacco diffamatorio da parte di Alba dorata che, se non sarà ritirato ufficialmente, produrrà gravi conseguenze giuridiche”.
Solo due giorni fa un altro scontro parlamentare aveva avuto per protagonista un deputato di Alba dorata, Xristos Pappas che aveva elogiato apertamente Hitler in occasione dell’anniversario del suicidio del Fuhrer e di Eva Braun. Definendo il padre del nazismo come “visionario dell’Europa unita. Il nazionalismo è la gioventù del mondo e al nazionalismo appartiene il futuro del mondo”.
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