Dopo lo stop del governo la dichiarazione dei redditi di chi ha pagato l'imposta compensandola con un credito fiscale è da rifare entro il 31 maggio. Pena la perdita del credito stesso
Sono oltre 100.000 i contribuenti che hanno già “pagato” l’Imu sulla prima casa, facendo la compensazione del credito sul 730. E’ quanto risulta dai calcoli della Consulta nazionale dei Caf. Dopo lo stop del governo, quindi, per loro la dichiarazione dei redditi è da rifare entro il 31 maggio. Pena la perdita del credito fiscale.
Intanto stringono i tempi per pagare l’Imu sulla seconda casa. “Sono 6-7 milioni i contribuenti che verranno ai Caf nei prossimi giorni. Considerato che finchè non ci saranno i codici tributo non si potrà pagare, ci auguriamo che venga dato un tempo maggiore senza sanzioni”, ha detto il coordinatore della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari.
I Centri di Assistenza Fiscale, inquesto periodo di dichiarazioni dei redditi, hanno dato ai contribuenti proprietari di immobili gli F24 per i pagamenti telematici “ma senza codici tributo”. Codici che non ci saranno neanche lunedì 20, considerato che ci vogliono i tempi tecnici per la pubblicazione del decreto e per i provvedimenti applicativi. Quattro settimane, da oggi al 16 giugno, “sono un tempo molto stretto, anche noi abbiamo bisogno di organizzarci. Capiamo che non si può spostare la scadenza del 16 ma chiediamo che per i 6-7 giorni successivi, per esempio fino al 25 giugno, la gente possa pagare l’Imu senza sanzioni”.