Ecco altri scatti di “èAfrica”, il progetto di Cuamm per raccontare, attraverso il linguaggio di 5 giovani artisti europei, le storie e l’identità di un’Africa troppo spesso dimenticata.

© Kasia Ciechanowska

Mi ritengo fortunata perchè mi è stata assegnata una delle celle nello spazio comune che circonda l’ospedale. La prima settimana ho dormito fuori, per terra. E’ stata Sister Sabina a parlarmi di questo posto. Sono qui da 24 giorni. Non ho altri parenti con me, ma almeno non sono mai sola. 

Kasia Ciechanowska2 © Kasia Ciechanowska Dopo la prima visita all’ospedale di mattina torniamo al campo e iniziamo a cucinare. Ognuna di noi nonne cucina per sè, ma siamo sedute una vicina all’altra. Le nostre celle sono piccole e appartengono a tutti. Kasia Ciechanowska3

© Kasia Ciechanowska Insieme con la nozione di affollamento e di fretta, c’è uno spazio per la presenza di tutti. L’anima africana è naturalmente centrata sul sè, ma è sempre grata per la compagnia di altri

Kasia Ciechanowska4

© Kasia Ciechanowska Ci svegliamo con il sorgere del sole e ci addormentiamo con il tramonto, circondati dalle speranze per le benedizioni di domani.

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