Dal maggio 2012 ad oggi i mercati finanziari greci hanno garantito il maggior guadagno in assoluto: l’indice della Borsa di Atene è salito del 142% mentre i Buoni del Tesoro a 10 anni sono saliti, sempre in un anno, del 372%.
Cosa è successo ? La Grecia ha forse conosciuto un improvviso ed insperato boom economico? Assolutamente no: la disoccupazione è stabilmente vicina al 30% mentre il Pil greco nel 2012 è sceso di oltre il 6%, il peggior dato di tutta l’Unione Europea, e lo stock di debito pubblico è sempre pericolosamente vicino al 200% del Pil.
L’incredibile performance del mercato greco è figlia unicamente delle manovre espansive (e permettetemi di aggiungere distorsive) di politica monetaria messe in atto dalla Fed, dalla Banca del Giappone ed anche dalla Bce
Una volta capito che la Grecia non sarebbe stata lasciata andare a fondo dagli altri partner europei, è scattata la caccia all’acquisto delle attività finanziarie greche.
Come sempre però, il popolo greco non trarrà alcun beneficio da questa corsa al rialzo: i profitti sono e saranno come sempre appannaggio di quella piccola percentuale di investitori che già disponeva di un capitale o che comunque ha potuto prenderlo a prestito per operare sui mercati.
L’andamento iperbolico del mercato greco è la dimostrazione più lampante di come le manovre di politica monetaria delle principali banche centrali, in apparenza poste in essere per favorire la ripresa economica, stiano in realtà solo amplificando le distorsioni nella distribuzione della ricchezza : una piccola percentuale della popolazione (non più del 10%) sta godendo di rendimenti a due cifre sui propri capitali, mentre tutti gli altri continuano a vivere sulla propria pelle una condizione recessiva dell’economia determinata anche dal fatto che i principali istituti di credito invece di riprendere la propria attività tipica di erogazione del credito continuano ad investire i fondi garantiti dalle banche centrali in attività finanziarie che garantiscono un guadagno sicuro ed a basso rischio.
La popolazione greca, ridotta allo stremo, sentitamente ringrazia.