La stagione “queer” di Palermo, che ospiterà quest’anno il Pride nazionale, comincia con la terza edizione del Sicilia queer film festival, in programma dal 31 maggio al 6 giugno. Il festival, l’unico da Roma in giù del tutto indipendente e autofinanziato, è stato realizzato grazie alla collaborazione degli istituti stranieri, dei volontari e del pubblico: “Lo definirei idealmente ‘precario‘ – commenta il direttore artistico Andrea Inzerillo – dato che non abbiamo ricevuto nessun contributo pubblico; tuttavia in programma abbiamo pellicole di grande valore, con anteprime nazionali e assolute che guardano al tema dei diritti civili mescolando in maniera originale nuove visioni, talenti del futuro e storia del cinema”.
La rassegna, la cui testimonial sarà Donatella Finocchiaro, prevede incursioni di tutti i generi, non solo secondo una prospettiva queer – come suggerisce la parola: trasversale o divergente – ma per renderlo un festival davvero popolare e per tutti. Fra gli appuntamenti clou c’è il film d’apertura, “Laurence Anyways”, vincitore della Queer Palm al Festival di Cannes 2012 e mai proiettato in Italia, del film-maker canadese Xavier Dolan, uno dei più promettenti nomi del cinema mondiale. Ci sarà anche la lezione di cinema di Jean-Claude Brisseau, con “La fille de nulle part”, vincitore del Pardo d’Oro all’ultimo Festival di Locarno, una storia fra un uomo ed una donna che alterna visoni oniriche e realtà attraverso modalità sperimentali e classiche. Del giovane regista Mark Jackson, nominato dal Filmmaker Magazine “uno dei 25 nuovi volti del cinema indipendente”, sarà proiettato inoltre, in anteprima nazionale ,“Without”, thriller psicologico girato a Caltanissetta.
Secondo l’assessore Francesco Giambrone, il Sicilia Queer FilmFest è “un appuntamento importante per una città che vuole mettere al centro le persone ed i diritti. Da poco l’Amministrazione, che ha dato il gratuito patrocinio all’iniziativa, ha varato il regolamento sul registro delle unioni civili: un passo piccolo ma necessario, come dimostrano gli atti omofobi per fortuna isolati che ancora si verificano a Palermo”. Gli appuntamenti queer previsti nell’ambito del Festival intrecciano politica e cultura, nel tentativo di rendere il cinema spazio di accoglienza e di espressione collettivi. Anche quest’anno ad esempio si terrà il concorso internazionale Queer Short, con quindici cortometraggi provenienti da tutto il mondo ed una giuria presieduta dall’autore e regista di fama internazionale, Paul Vecchiali, critico dei Cahiers du cinema.
Per la letteratura, uno sguardo sarà rivolto agli studi che riguardano la tematiche queer, a cura di Mirko Lino e Giusy Mandalà. Alcune mostre di arte contemporanea, racconteranno di ricerche di identità, relazioni affettive interrotte ed omissioni del nostro tempo. Sulle differenze e le identità plurali, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, si avvierà infine, per la prima volta, il progetto di una Summer School che coinvolge studenti italiani e stranieri. L’idea è di coniugare teorie queer e di genere alla politica, per contrastare fenomeni di omofobia e discriminazione: “Vorremmo ‘querizzare’ la politica – spiega Giovanni Lo Monaco, che cura la Summer School – offrendo un taglio interdisciplinare per educare alla cultura delle connessioni e dell’inclusione sociale”.