Cinema

Sicilia Queer Film Festival, anteprime assolute e nuovi talenti

Dal 31 maggio al via la terza edizione della manifestazione cinematografica unica indipendente e autofinanziata da Roma in giù. La testimonial sarà Donatella Finocchiaro. La rassegna prevede incursioni di tutti i generi anche per renderlo popolare

di Danila Giardina

La stagione “queer” di Palermo, che ospiterà quest’anno il Pride nazionale, comincia con la terza edizione del Sicilia queer film festival, in programma dal 31 maggio al 6 giugno. Il festival, l’unico da Roma in giù del tutto indipendente e autofinanziato, è stato realizzato grazie alla collaborazione degli istituti stranieri, dei volontari e del pubblico: “Lo definirei idealmente ‘precario‘ – commenta il direttore artistico Andrea Inzerillo – dato che non abbiamo ricevuto nessun contributo pubblico; tuttavia in programma abbiamo pellicole di grande valore, con anteprime nazionali e assolute che guardano al tema dei diritti civili mescolando in maniera originale nuove visioni, talenti del futuro e storia del cinema”.

La rassegna, la cui testimonial sarà Donatella Finocchiaro, prevede incursioni di tutti i generi, non solo secondo una prospettiva queer – come suggerisce la parola: trasversale o divergente – ma per renderlo un festival davvero popolare e per tutti. Fra gli appuntamenti clou c’è il film d’apertura, “Laurence Anyways”, vincitore della Queer Palm al Festival di Cannes 2012 e mai proiettato in Italia, del film-maker canadese Xavier Dolan, uno dei più promettenti nomi del cinema mondiale. Ci sarà anche la lezione di cinema di Jean-Claude Brisseau, con “La fille de nulle part”, vincitore del Pardo d’Oro all’ultimo Festival di Locarno, una storia fra un uomo ed una donna che alterna visoni oniriche e realtà attraverso modalità sperimentali e classiche. Del giovane regista Mark Jackson, nominato dal Filmmaker Magazine “uno dei 25 nuovi volti del cinema indipendente”, sarà proiettato inoltre, in anteprima nazionale ,“Without”, thriller psicologico girato a Caltanissetta.

Secondo l’assessore Francesco Giambrone, il Sicilia Queer FilmFest è “un appuntamento importante per una città che vuole mettere al centro le persone ed i diritti. Da poco l’Amministrazione, che ha dato il gratuito patrocinio all’iniziativa, ha varato il regolamento sul registro delle unioni civili: un passo piccolo ma necessario, come dimostrano gli atti omofobi per fortuna isolati che ancora si verificano a Palermo”. Gli appuntamenti queer previsti nell’ambito del Festival intrecciano politica e cultura, nel tentativo di rendere il cinema spazio di accoglienza e di espressione collettivi. Anche quest’anno ad esempio si terrà il concorso internazionale Queer Short, con quindici cortometraggi provenienti da tutto il mondo ed una giuria presieduta dall’autore e regista di fama internazionale, Paul Vecchiali, critico dei Cahiers du cinema.

Per la letteratura, uno sguardo sarà rivolto agli studi che riguardano la tematiche queer, a cura di Mirko Lino e Giusy Mandalà. Alcune mostre di arte contemporanea, racconteranno di ricerche di identità, relazioni affettive interrotte ed omissioni del nostro tempo. Sulle differenze e le identità plurali, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, si avvierà infine, per la prima volta, il progetto di una Summer School che coinvolge studenti italiani e stranieri. L’idea è di coniugare teorie queer e di genere alla politica, per contrastare fenomeni di omofobia e discriminazione: “Vorremmo ‘querizzare’ la politica – spiega Giovanni Lo Monaco, che cura la Summer School – offrendo un taglio interdisciplinare per educare alla cultura delle connessioni e dell’inclusione sociale”.

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