Servizio di Giulia Innocenzi e Giulia Cerino sulla battaglia condotta da alcune decine di mamme contro il Muos, le 46 antenne della base americana NRTF volute dalla Marina militare Usa a Niscemi, in Sicilia. Le donne denunciano i gravissimi problemi di salute provocati dal sistema satellitare, rischi comprovati da precise relazioni epidemiologiche
Servizio Pubblico - 23 Maggio 2013
Servizio Pubblico, la lotta delle mamme No Muos a Niscemi
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- 12:08 - Giornata malato reumatico, Anmar: "Parlamento approvi Ddl 946 su assistenza"
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - “Il Parlamento deve accelerare sull’approvazione del Ddl 946 e quindi sulla riorganizzazione e il potenziamento della reumatologia del nostro Paese. È un atto legislativo che può dare risposte importanti all’esigenze socio-sanitarie dei pazienti italiani, in particolare agli oltre 734mila colpiti dalle forme più gravi di malattia reumatologica”. È l’appello a Camera e Senato avanzato oggi da Anmar, Associazione nazionale malati reumatici, e dall’Osservatorio Capire in occasione della Giornata mondiale del malato reumatico, nel corso di un convegno, a Roma, che vede la partecipazione di rappresentanti dei pazienti, clinici, medici di medicina generale, farmacisti e istituzioni.
“La nostra associazione ha accolto con grande entusiasmo il Disegno di legge dello scorso marzo - afferma Silvia Tonolo, presidente nazionale Anmar - Da anni denunciamo alcune carenze strutturali nell’assistenza a persone interessate da malattie serie e che non possono essere sottovalutate. Soprattutto, lamentiamo la mancata integrazione tra ospedale-territorio inerente al trattamento di patologie come artrite reumatoide, fibromialgia o il lupus sistemico. Si tratta di un problema strutturale che è emerso in tutta la sua gravità durante la pandemia ma che non è stato ancora risolto. Più in generale le altre criticità, presenti nei vari sistemi sanitari, devono essere affrontate attraverso i Tavoli di lavoro regionali ai quali devono partecipare anche i rappresentanti dei pazienti”. Questi, come ricorda l’avvocato Patrizia Comite, responsabile legale dell’Osservatorio Capire, “erano previsti da una mozione sull’assistenza reumatologica approvata dal Parlamento nel marzo del 2022. Attualmente sono stati istituti solo in Umbria, Toscana e Veneto e a breve dovrebbe esserne attivato uno anche in Regione Campania. I Tavoli regionali rappresentano il ‘luogo’ ideale dove trovare delle soluzioni concrete ai problemi dei pazienti. Con il dialogo con le istituzioni locali è possibile garantire a loro tutti i diritti fondamentali. Tra questi vi è l’accesso alle terapie innovative e a tutti i farmaci inseriti nel prontuario dell’Agenzia italiana del farmaco”.
Quasi tutte le malattie reumatologiche “presentano un andamento cronico e si sviluppano attraverso diversi stadi evolutivi - aggiunge Mauro Galeazzi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Capire - Ogni singolo paziente ha perciò bisogno di una presa in carico che garantisca il più possibile la continuità di cura e un accesso costante alle prestazioni sanitarie. Per realizzare tutto questo servono dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, ovvero degli strumenti organizzativi e clinici che devono essere aggiornati tenendo conto delle ultime evidenze scientifiche. Per mettere in pratica tutti i punti previsti dai percorsi sono infine necessarie le Reti reumatologiche regionali. Sono le strutture sanitarie che consentono l’ottimizzazione delle risorse disponibili per assicurare un’assistenza capillare sull’intero territorio nazionale”.
Anche in questo caso “le Reti non sono presenti in tutta Italia e alcune sono solo state progettate e mai realmente attivate - aggiunge Tonolo - Anche per questo motivo chiediamo quindi la piena attuazione di tutti i punti previsti della mozione del marzo del 2022 e l’approvazione del Ddl 946”. Le malattie reumatologiche interessano in Italia oltre 5,4 milioni di uomini e donne d’ogni fascia d’età. “È un numero epidemiologico davvero rilevante - sottolinea Gian Domenico Sebastiani, presidente Sir, Società italiana di reumatologia - Sono patologie che possiamo gestire con buoni risultati grazie ad armi terapeutiche efficaci e in grado di assicurare buone qualità di vita. Uno dei problemi che noi specialisti dobbiamo affrontare sono i forti ritardi diagnostici. A volte possono trascorrere fino a 9 anni dalla comparsa dei primi sintomi prima che la malattia sia individuata. In questi casi risulta davvero difficile assicurare ai pazienti un successo terapeutico. Più in generale vi è una tendenza a sottovalutare queste malattie mentre sarebbe opportuna una maggiore attenzione da parte sia della popolazione che del personale medico-sanitario”.
“Il farmacista del territorio può avere un ruolo nel favorire le diagnosi precoci e invitare in cittadini a non trascurare alcuni persistenti ‘mal di schiena’ - sottolinea Claudia Pietropoli, membro del Consiglio di presidenza di Federfarma nazionale e presidente Federfarma Rovigo - Proprio in Veneto abbiamo avviato dei progetti pilota di sensibilizzazione indirizzati all’intera popolazione e che hanno prodotto interessanti risultati. Un altro momento in cui possiamo intervenire a sostegno dei pazienti reumatici è la fase della vaccinazione”. A tale proposito, “si prospetta una stagione influenzale molto difficile - conclude Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale - È indispensabile proteggere tutti i soggetti fragili tra cui vi sono le persone colpite da una patologia reumatologica. Si assiste inoltre ad un lieve aumento dei contagi da Covid-19 e quindi rinnoviamo l’invito per pazienti e caregiver a sottoporsi regolarmente all’immunizzazioni”.
- 11:59 - Nordcorea: Seul condanna chiusura collegamenti stradali e ferroviari al confine
Seul, 10 ott. (Adnkronos) - La Corea del Sud ha condannato con forza la decisione della Corea del Nord di tagliare tutti i collegamenti stradali e ferroviari al confine. Lo hanno riferito i media locali. Il ministero dell'Unificazione di Seul - ha riferito l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap - ha definito la decisione come una battuta d'arresto per le aspirazioni all'unificazione dei popoli di entrambe le Coree. Ieri, Pyongyang - come riferito dall'agenzia di stampa Kcna controllata dallo Stato - aveva annunciato l'intenzione di interrompere tutti i collegamenti stradali e ferroviari con la Corea del Sud, aggiungendo che il confine sarà anche rinforzato con "forti strutture di difesa".
Immagini satellitari recenti mostrano che la Corea del Nord ha iniziato a demolire strade e ferrovie nei pressi del confine che un tempo collegavano l'ormai chiuso parco industriale di Kaesong, una joint venture finanziata da Seul. Da quando Kim ha dichiarato alla fine dell'anno scorso che le due Coree sono ora "stati ostili", la Corea del Nord ha sistematicamente reciso i legami fisici al confine. L’esercito sudcoreano ha affermato inoltre che negli ultimi mesi la Corea del Nord ha piazzato decine di migliaia di mine lungo il confine.
"Condanniamo fermamente la misura della Corea del Nord come un atto anti-unificazione e antinazionale che respinge l'aspirazione all'unificazione del nostro popolo e dei residenti in Corea del Nord", ha dichiarato il Ministero dell'Unificazione sudcoreano. La chiusura da parte della Corea del Nord dei collegamenti di trasporto è considerata in gran parte simbolica, poiché da molti anni non vi è alcuno scambio diretto attraverso il confine pesantemente militarizzato tra i due paesi.
Martedì scorso, il leader nordcoreano Kim Jong Un aveva affermato di aver rinunciato alla riunificazione della penisola coreana, questione che - aveva spiegato - in Corea del Nord "non interessa più a nessuno". "Prima si parlava molto di liberare il Sud e di unirlo con la forza, ma ora tutto ciò non ci interessa e, da quando abbiamo fondato i due paesi, abbiamo ancora meno consapevolezza di quel paese", aveva detto, aggiungendo che la Corea del Nord è pronta ad adottare una nuova costituzione che designa il Sud come nazione "ostile" e ridisegna i confini marittimi. Un cambiamento che, avvertono gli analisti, potrebbe smantellare decenni di cauta diplomazia e aumentare le tensioni militari.
L'articolo 9 della Costituzione della Repubblica Popolare Democratica di Corea afferma che essa mira a realizzare il socialismo "nella metà settentrionale della Corea" e cerca "la riunificazione sul principio di indipendenza, riunificazione pacifica e grande unità nazionale". "Sono attesi emendamenti costituzionali che definiscano i legami intercoreani come due stati ostili e altre misure correlate", ha detto lunedì ai giornalisti Koo Byung-sam, portavoce del Ministero dell'Unificazione della Corea del Sud. Tuttavia, non è ancora chiaro quando esattamente la decisione verrà formalmente presa.
Gli analisti si aspettano che la costituzione modificata includa clausole che definiscano la Corea del Nord come uno "stato socialista separato", segnalando una rottura definitiva da qualsiasi legame storico o etnico con il Sud. Sebbene le relazioni intercoreane siano state altalenanti, queste modifiche costituzionali potrebbero ostacolare gravemente le prospettive di una loro ripresa nel medio e lungo termine, secondo Lim Eul-chul, professore di scienze politiche presso la Kyungnam University di Changwon.
"La revisione costituzionale apre un nuovo capitolo nel deterioramento dei legami intercoreani, iniziato dopo il fallimento del vertice di Hanoi del 2019", ha affermato Lim, riferendosi all'incontro tra Kim e l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Le tensioni probabilmente aumenteranno ulteriormente in un ciclo infinito di scambi di colpi di scena”, ha aggiunto. A gennaio, Kim ha dichiarato che, in caso di guerra, il Nord avrebbe dovuto occupare completamente il Sud e integrarlo nel suo territorio. Ciò segna un completo allontanamento dall'accordo quadro intercoreano del 1991, che aveva definito le relazioni come una "relazione speciale provvisoria" con la riunificazione come obiettivo finale. L'accordo prevedeva il riconoscimento reciproco dei rispettivi sistemi politici, l'impegno ad astenersi dall'aggressione militare e il perseguimento della riunificazione attraverso scambi e cooperazione graduali.
- 11:59 - Salute, ritorna il progetto 'One health' di educazione civica digitale a scuola
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - Al via la seconda fase di 'One Health: i tanti volti della sostenibilità', l'iniziativa di educazione civica digitale promossa e ideata da Medtronic, azienda leader nel settore delle tecnologie e soluzioni per la salute, dedicata agli insegnanti e agli studenti dai 13 ai 18 anni, che ha l'obiettivo di educare a una maggiore consapevolezza sulla correlazione tra salute, cambiamenti climatici, stili di vita sostenibili, innovazione e inclusione sociale.
Il progetto - si legge in una nota - è in collaborazione con Altis, Graduate school of sustainable management dell'università Cattolica del Sacro Cuore, l'associazione Leads, Donne leader in Sanità, Cittadinanzattiva e Civicamente, società benefit che ha creato la piattaforma educazionedigitale.it riconosciuta quale ente accreditato dal ministero dell'Istruzione e del Merito per la formazione del personale della scuola, con esperti in sociologia, pedagogia e comunicazione digitale, specializzati in progetti educativi per scuole e società. Così, a partire dal mese di ottobre, gli insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori italiane potranno accedere gratuitamente a risorse didattiche che consentono di approfondire con le loro classi il percorso formativo iniziato a febbraio dello scorso anno, includendo 2 nuovi focus: 'Salute e Innovazione' e 'Diversità e Inclusione', oltre a un format 'Prima della lezione' che aiuta i docenti a collegare i contenuti del modulo 'Salute e ambiente' al programma curricolare.
I 2 nuovi moduli mirano a sensibilizzare gli studenti sulla parità di genere e sull'importanza della diversità, evidenziando come una maggiore inclusione possa stimolare l'innovazione, nuove soluzioni anche nel settore sanitario e lavorativo più in generale. I 2 ulteriori strumenti confermano la volontà del progetto di portare un contributo concreto alle nuove generazioni, affinché possano prendere in futuro scelte consapevoli che abbiano un impatto positivo sulla loro salute e sulla società. Nella prima fase, avviata lo scorso febbraio, sono state affrontate tematiche importanti attraverso i moduli 'Salute & ambiente', 'Stili di vita sostenibili'. Da quest'anno sono disponibili anche i 2 nuovi contenuti. Ogni modulo didattico riserva agli insegnanti iscritti strumenti multimediali e approfondimenti loro dedicati, ideati per promuovere l'apprendimento attivo e la rielaborazione critica dei contenuti, al fine di rendere le lezioni con le classi più coinvolgenti e partecipate. Inoltre, ad esclusivo uso degli insegnanti, sono fruibili 2 guide didattiche per un ulteriore approfondimento formativo e, per ogni strumento didattico, una scheda per i collegamenti curriculari per rendere il percorso più integrato possibile con le altre materie di insegnamento.
"Con il progetto 'One Health', vogliamo supportare le nuove generazioni alla conoscenza e consapevolezza di quanto la sostenibilità, nelle diverse sfaccettature, è chiave per la salute umana, del pianeta e il futuro di tutti e tutte - afferma Elena Busetto, Corporate Sustainability Program Manager, Medtronic - Abbiamo lanciato i primi 2 focus a febbraio 2024 e, oggi, siamo entusiasti di annunciare il completamento del programma, che consentirà agli insegnanti di impostare percorsi didattici di un anno o più, arricchendo la formazione dei ragazzi in un'ottica di valorizzazione delle diversità e dell'innovazione".
Come spiega la vicepresidente Leads, Donne leader in Sanità onlus, Paola Testori Coggi: "Il World Economic Forum nel 2021 ha posto l'Italia al 63° posto a livello mondiale per la parità di genere in ambito salute e istruzione politica. Inoltre, una recente ricerca Deloitte ha sottolineato che la diversità culturale determina un incremento dell'innovazione del 20%. Questi sono concetti cardine per cui all'interno di questo progetto abbiamo voluto porre l'accento sulla diversità e sull'inclusione".
In questo contesto, "siamo convinti - conclude Alessia Coeli, General Manager di Altis - che conoscenza e consapevolezza siano essenziali per promuovere il cambiamento sostenibile e che l'innovazione, così come il dialogo e l'alleanza intergenerazionale, siano leve imprescindibili per trovare soluzioni condivise e concrete a problemi complessi assicurandoci, quindi, un futuro più responsabile".
- 11:54 - Ucraina: Battistini alla Camera per celebrazioni Rai, 'segno attenzione a inviati di guerra'
Roma, 10 ott (Adnkronos) - Ci sarà anche Stefani Battistini, l'inviata di guerra del Tg1 destinataria di un mandato di cattura da parte di Mosca, in aula alla Camera in occasione delle celebrazioni della Rai in programma domani. Lo ha spiegato il presidente di turno Giorgio Mulè rispondendo a un intervento della deputata Federica Onori (Azione) proprio sulla vicenda degli inviati italiani per la guerra in Ucraina.
"Domani alla giornata decicata alla Rai sarà presente anche Battistini", ha spiegato Mulè sottolineando il fatto che l'invito alla giornalista Rai è il segno della "sensibilità" del presidente della Camera Lorenzo Fontana sul caso dei giornalisti Rai al fronte.
- 11:50 - Sostenibilità, Regusto: "Recuperate 13mila tonnellate di prodotti alimentari"
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Regusto, brand della Società Benefit Recuperiamo Srl, partecipa alla 12° edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Durante il panel dedicato allo spreco alimentare Paolo Rellini, Co-founder e Coo, ha presentato i risultati ottenuti e gli impatti generati da Regusto nel tempo.
Regusto - si legge in una nota - è la prima piattaforma Esg blockchain per la lotta allo spreco che collega il più grande ecosistema circolare italiano, formato da oltre 650 aziende e più di 1.300 enti non-profit. Attraverso la piattaforma Regusto le aziende alimentari e non alimentari possono donare e vendere i propri prodotti, digitalizzando e tracciando l’attività in maniera trasparente. Per ogni transazione viene calcolato e monitorato l’impatto che si ottiene a livello sociale, ambientale ed economico nel territorio attraverso preziosi indicatori Esg. Gli indicatori vengono calcolati grazie ad algoritmi proprietari che si basano su standard di riferimento internazionali e conformi alle nuove norme europee sulla rendicontazione non finanziaria.
Ad oggi il recupero attraverso la piattaforma ha permesso di salvare 13mila tonnellate di prodotti alimentari a rischio spreco, pari a 26 mln di pasti equivalenti, recuperati e distribuiti alle persone in stato di povertà alimentare grazie alla rete di enti non profit attivi in tutta Italia.
A livello ambientale Regusto ha permesso di evitare l’emissione di 35mila tonnellate di CO2 grazie al mancato smaltimento del prodotto mentre a livello economico sono stati recuperati prodotti per un valore di 34 mln di euro. Solo nell’ultimo anno sono stati recuperate e distribuite 7.500 tonnellate di prodotti alimentari, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Nello specifico i prodotti della filiera agroalimentare più recuperati sono: ortofrutta (23%), prodotti a lunga conservazione (19%) e prodotti freschi, come latticini e carni, (17%). Rientrano nel recupero anche prodotti da forno, scatolame, salumi, salse spalmabili, legumi, ecc...
Tra le aziende nel settore alimentare che hanno creato partnership sul recupero del potenziale spreco con Regusto: Esselunga, Parmacotto, Rovagnati. Tra gli enti non-profit che contribuiscono alla distribuzione dei beni recuperati ci sono Fondazione Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa.
“Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Waste Watcher in Italia ci sono 6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, mentre ogni anno vengono sprecate 6 milioni di tonnellate di cibo - dice Paolo Rellini, Coo e co-founder di Regusto - Questo spreco non solo rappresenta una perdita enorme in termini economici e ambientali, ma soprattutto un'occasione mancata per aiutare chi non ha accesso al cibo. Attraverso la piattaforma blockchain Esg Regusto cerchiamo di rispondere a questo paradosso collegando il più grande ecosistema circolare italiano, composto da un network virtuoso di oltre 2000 aziende ed enti non-profit, attivi nel recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco”.
- 11:50 - Sostenibilità, Regusto: "Recuperate 13mila tonnellate di prodotti alimentari"
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Regusto, brand della Società Benefit Recuperiamo Srl, partecipa alla 12° edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Durante il panel dedicato allo spreco alimentare Paolo Rellini, Co-founder e Coo, ha presentato i risultati ottenuti e gli impatti generati da Regusto nel tempo.
Regusto - si legge in una nota - è la prima piattaforma Esg blockchain per la lotta allo spreco che collega il più grande ecosistema circolare italiano, formato da oltre 650 aziende e più di 1.300 enti non-profit. Attraverso la piattaforma Regusto le aziende alimentari e non alimentari possono donare e vendere i propri prodotti, digitalizzando e tracciando l’attività in maniera trasparente. Per ogni transazione viene calcolato e monitorato l’impatto che si ottiene a livello sociale, ambientale ed economico nel territorio attraverso preziosi indicatori Esg. Gli indicatori vengono calcolati grazie ad algoritmi proprietari che si basano su standard di riferimento internazionali e conformi alle nuove norme europee sulla rendicontazione non finanziaria.
Ad oggi il recupero attraverso la piattaforma ha permesso di salvare 13mila tonnellate di prodotti alimentari a rischio spreco, pari a 26 mln di pasti equivalenti, recuperati e distribuiti alle persone in stato di povertà alimentare grazie alla rete di enti non profit attivi in tutta Italia.
A livello ambientale Regusto ha permesso di evitare l’emissione di 35mila tonnellate di CO2 grazie al mancato smaltimento del prodotto mentre a livello economico sono stati recuperati prodotti per un valore di 34 mln di euro. Solo nell’ultimo anno sono stati recuperate e distribuite 7.500 tonnellate di prodotti alimentari, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Nello specifico i prodotti della filiera agroalimentare più recuperati sono: ortofrutta (23%), prodotti a lunga conservazione (19%) e prodotti freschi, come latticini e carni, (17%). Rientrano nel recupero anche prodotti da forno, scatolame, salumi, salse spalmabili, legumi, ecc...
Tra le aziende nel settore alimentare che hanno creato partnership sul recupero del potenziale spreco con Regusto: Esselunga, Parmacotto, Rovagnati. Tra gli enti non-profit che contribuiscono alla distribuzione dei beni recuperati ci sono Fondazione Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa.
“Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Waste Watcher in Italia ci sono 6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, mentre ogni anno vengono sprecate 6 milioni di tonnellate di cibo - dice Paolo Rellini, Coo e co-founder di Regusto - Questo spreco non solo rappresenta una perdita enorme in termini economici e ambientali, ma soprattutto un'occasione mancata per aiutare chi non ha accesso al cibo. Attraverso la piattaforma blockchain Esg Regusto cerchiamo di rispondere a questo paradosso collegando il più grande ecosistema circolare italiano, composto da un network virtuoso di oltre 2000 aziende ed enti non-profit, attivi nel recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco”.
- 11:48 - Tennis: Nadal, 'felice che mio ultimo torneo sarà la Coppa Davis nel mio paese'
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - "Sono molto felice che il mio ultimo torneo sarà la fase finale della Coppa Davis nel mio paese. Penso che chiuda il cerchio dato che una delle mie prime grandi gioie come tennista professionista è stata la finale di Siviglia nel 2004". Lo ha detto lo spagnolo Rafa Nadal nel suo video di addio riferendosi alla Final 8 di Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre che sarà il suo torneo finale. Il campione mallorchino sul post ha anche ringraziato i tifosi e non solo: "Grazie mille à tutti", ha scritto in tutte le lingue.