Santoro apre la nuova puntata rievocando la strage di Capaci e la trattativa Stato – mafia, rivelando che, anche dopo l’attentato a Maurizio Costanzo e lui poteva essere nel mirino della mafia, non ha mai voluto cambiare le sue abitudini. E precisa: “Borsellino e Falcone sono morti, ma ciò è accaduto non perchè non ci fosse un agente in più, ma perchè lo Stato ha ceduto una parte della sua sovranità alla mafia”. Santoro menziona Bernando Provenzano: “Non va privato della sua dignità personale. so che è un feroce assassino, ma oggi è un malato vecchio terminale. E lo Stato deve tenerne conto. Così pensava Falcone” – continua – “che credeva in uno Stato, dove la giustizia è uguale per tutti e non conosce la parola “vendetta””. Nel finale il commosso e ironico tributo di Vauro al compianto Don Andrea Gallo

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