Il teatro straniero di Bernard-Marie Koltès sarà lungo le rive dei fiumi emiliani con la prima rappresentazione italiana di Quai Ouest, testo del 1985 ispirato a un viaggio del drammaturgo francese negli Stati Uniti d’America, in scena nei prossimi giorni a Finale Emilia e a Bologna per la regia di Andrea Adriatico. La storia è quella attualissima di un dirigente d’azienda in crisi che va a cercare la morte sul fiume, attraversando un mondo di emarginati e stranieri – luoghi dove “nessuno verrebbe disarmato, senza motivo”. Niente solidarietà e buonismo, avvertiva l’autore, nato nel 1958 e morto di Aids quarantun anni dopo: “Il peggio che possa capitare alla pièce è che la si renda sentimentale invece che comica. Si tratta di scene di commercio, di scambio e di traffici, e come tali vanno rappresentate. Non c’è tenerezza nel commercio, e non bisogna aggiungerla dove non c’è”. Il teatro di Koltès esprime un realismo senza documenti e senza sociologia, ma aderente in profondità ai processi interiori del personaggio e racconta così, per illuminazioni immediate e frammenti, la mente contemporanea, un modo di stare al mondo che il pubblico riconosce come proprio.

La messinscena di Quai Ouest non è il primo incontro del regista bolognese con Koltès: dopo germinali esperienze negli anni ’90, la prova più recente risale al 2007, con Ritorno al deserto, testo dedicato alla vicenda algerina realizzato da Adriatico con un gioco di costruzioni e distruzioni, distanze vertiginose della scena reale e avvicinamenti abissali agli attori grazie a uno schermo. “Voglio raccontare l’anima dei non luoghi. Siano essi terremotati, reali, immaginari. Voglio raccontare l’anima dentro i luoghi, e cercare con essa un punto cardinale per recuperare il mio Occidente”. Con queste brevi parole Andrea Adriatico ha presentato questa nuova regia, giocata all’aperto sulla riva di un fiume vero (il Panaro a Finale Emilia, il Reno a Bologna) per portare gli spettatori a muoversi nel mondo marginale e degradato caro a Koltès in stretto contatto con gli otto interpreti. In scena ci sono attori che hanno già lavorato con Adriatico come Anna Amadori, alfiera del nuovo teatro in Emilia, Olga Durano, Gianluca Enria e Francesco Patella, artisti al confine tra teatro, musica e media, Gabriele Duma e Francesco Martini, debuttanti da scoprire come Selvaggia Tegon Giacoppo e Florentin Tchinda Mohamed.

Quai Ouest a Finale Emilia, da domenica 26 maggio a lunedì 27 maggio, ritrovo degli spettatori in Piazza Garibaldi ore 21,00. Nell’ambito del Festival Vie. Informazioni e prenotazioni 059.305738, www.viefestivalmodena.com

Quai Ouest a Bologna, da giovedì 30 maggio a domenica 9 giugno (ore 21, riposo lunedì 3), ritovo per il pubblico Teatri di Vita, informazioni e prenotazioni 051.566330, www.teatridivita.it

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