La bella stagione, tra un acquazzone ed un tornado, è alle porte. Le case produttrici di bevande (alcoliche e non) affilano le armi e iniziano a presentare i loro prodotti. Uno di questi ha radici addirittura nella Baviera degli anni Venti e parenti sparsi in tutta Europa
La curiosità parte da un comunicato come tanti, nella nostra casella mail: nota marca di birra olandese (la Bavaria, ndr) vince l’ Innovation Award 2013, indetto da Tuttofood, con la sua Radler, un mix tra il gusto classico della sua lager e la limonata preparata con puro succo di limone. Basso contenuto calorico e poco alcol (2% vol.) per un drink rinfrescante, perfetto per l’estate. Ci incuriosiamo, siamo sicuri si tratti di una vera innovazione? In fondo il matrimonio tra birra e limone pur per dei profani come noi non suona del tutto nuovo, dalle birre leggere americane e messicane servite con spicchio giallo al seguito alle blanche nord europee.
Un po’ di ricerca in rete e scopriamo che il Radler (che al maschile vuol dire ciclista, in tedesco, mentre la bevanda viene spesso distinta usando il genere neutro: das Radler) è stato inventato secondo la versione ufficiale da un bavarese, nel lontano 1922. Franz Kluger, proprietario di una Gasthaus, si trovò in un giorno di giugno ad accogliere una moltitudine di ciclisti senza avere abbastanza birra per tutti. Temendo di deluderli e, forse, di farli andare via decise di allungare le sue bionde e le sue scure con della limonata. Operazione riuscita e – secondo la leggenda – bevanda battezzata da Franz con il nome degli ospiti, anche se in realtà altre fonti riportano cenni dell’esistenza del Radler, abbondantemente consumato durante i mesi caldi, già dieci anni prima, nel 1912. Secondo un’interpretazione più estensiva, poi, andrebbero ricondotte al nome di Radler tutti quegli ibridi fra birra e soda drink, bevande gassate. Bevande del genere esistono un po’ in tutta Europa, in realtà: tra i parenti più stretti registriamo la francese panaché (birra e gazzosa), l’inglese Shandy e decine di varianti regionali e territoriali nate e prosperate in Austria e nei diversi Land tedeschi: Alster, Diesel, Potsdamer, Almradler, ecc. Commercialmente – poi – la novità proposta da Bavaria è nuova in senso stretto solo per il nostro mercato dal momento che specie in Baviera, nel resto della Germania e in Tirolo le case che producono Radler in lattina o bottiglia sono già parecchie.
I puristi della birra, già lo immaginiamo, storceranno il naso; forse anche quelli della limonata, mentre plausi arriveranno dai filotedeschi. A noi resta la curiosità di provare il Radler, artigianale o no, e l’insolito mix di sapori che ne potrebbe scaturire. Non resta che aspettare che smetta di piovere e che si ritirino le acque, lasciando finalmente spazio alla tanto attesa estate 2013. Alla primavera, ormai, abbiamo rinunciato.