L’inciucio Pd/Pdl alla prova elettorale. Cartina tornasole la storica roccaforte rossa dell’Emilia Romagna con 16 Comuni al voto tra domenica 26 e lunedì 27 maggio, proprio dove il partito di Epifani presenta falle ovunque. Tanto che l’unico big dei democratici giunto a fare campagna elettorale è stato il “forestiero” Matteo Renzi, a Imola per sostenere il candidato Daniele Manca, delfino di Vasco Errani.
Cucitura in extremis tra vecchia corrente bersaniana e il nuovo che avanza proprio nella città in cui si fa sempre più probabile un ballottaggio con la nemesi del Movimento 5 Stelle, e che quattro giorni fa ha accolto un affollatissimo comizio di Beppe Grillo in piazza Matteotti.
Lì, tra gli uffici comunali imolesi, si è consumato lo storico pasticciaccio della scolorina sui documenti della coop Terremerse di Giovanni Errani, fratello di Vasco, vicenda che ha portato davanti a un giudice proprio il potente governatore della Regione, temporaneamente in standby dopo la richiesta di ricorso in Appello della Procura di Bologna.
Imola è anche uno dei luoghi simbolo del mondo cooperativo rosso e di una certa idea di autonomia territoriale e finanziaria dalla vicina Bologna, indipendenza alla fine mai realizzata. Anche se i malumori più grandi sono nati proprio da una “esternalizzazione” – made in Bologna – dei servizi comunali cimiteriali e di manutenzione strade, la Beni Comuni. Operazione che ha portato al distacco di un pezzo di Sel dalla maggioranza e ad una candidatura alternativa a Manca.
In soldoni sono quei 4-5 punti percentuale che servirebbero per chiudere la partita al primo turno ed evitare la roulette russa del ballottaggio con i 5 Stelle, carichi dell’effetto Parma, pronti a raccogliere sia le simpatie degli indipendenti a sinistra di Giorgio Laghi, sia i diversi dissensi del centrodestra divisi in ben 5 liste concorrenti.
L’allargamento di Manca al centro moderato, con il taglio dell’ala sinistra e lo scontro frontale con i grillini, è la strategia del traghettatore Epifani ribadita sul piano locale che mostra però fiato cortissimo proprio in quei piccoli centri dove il Pci-Pds-Ds, e pure il Pd, raccoglieva maggioranze bulgare. (l’articolo sulle amministrative a Imola di Davide Turrini)
Castelnovo di Sotto, Salsomaggiore e Serramazzoni. Caso emblematico è quello del Pd a Castelnovo di Sotto, in provincia di Reggio Emilia, dove il giovanissimo sindaco democratico, Simone Montermini, ha optato per il salto in Parlamento con la lista Monti – senza riuscirci – ed è stato espulso. Ora il partitone si ritrova ad appoggiare il tipico, seppur altrettanto giovane, rappresentante del mondo cooperativo, Maurizio Bottazzi.
Per non dire di Salsomaggiore, in provincia di Parma, feudo leghista commissariato per l’incapacità del centrodestra di rimanere unito, che rischia di finire in mano ai 5 Stelle, primo partito alle politiche di febbraio 2013, perchè il Pd ripresenta la faida renziani contro bersaniani. Filippo Fritelli, della corrente Renzi, ha vinto le primarie ed è supportato da Rifondazione Comunista, ma la discesa in campo con una lista civica dell’ex assessore Andrea Fellini (Sel e Pdci) ha ridato nuovo vigore alla vecchia corrente Bersani che potrebbe comunque confluire qui. (l’articolo sulle elezioni amministrative a Salsomaggiore di Silvia Bia)
Anche a Serramazzoni, in provincia di Modena, nel comune che ha visto gli ultimi due sindaci (uno del Pd) inquisiti, il Pd prova a voltar pagina ma non c’è compattezza attorno al candidato ufficiale Valter Giovannini che si vedrà erodere voti nell’area del centrosinistra dall’indipendente, ex Pd, Rubbiani. (l’articolo sulle elezioni amministrative a Serramazzoni di David Marceddu)
I 5 Stelle primo avversario del Pd. E se i malumori in casa Pd si fanno sentire, dalle parti del Movimento 5 Stelle, proprio nella Regione dove tutto iniziò con il fedifrago Giovanni Favia alla conquista di Bologna, si attende solo di stappare lo spumantino a chilometro zero. A Imola Claudio Frati porta in dote un 26% delle politiche di febbraio che lo lancerebbe diretto al ballottaggio. A Serramazzoni e Salsomaggiore i grillini hanno sfiorato il 30% e nella città termale parmense sono già primo partito. E anche se le dinamiche del voto locale spesso deviano dai risultati nazionali è chiaro che il Movimento 5 Stelle non si è mai trovato così vicino a fare cappotto al Pd come questa volta.
Curioso, infine, che nel comune di Camugnano, paesino dell’Appennino bolognese con 2000 abitanti, residenza dell’unico consigliere regionale 5 Stelle, Andrea Defranceschi, la lista di Grillo non sia presente. “Avevamo programmi e idee di cambiamento per Camugnano, ma non siamo riusciti a trovare un cittadino che si prestasse alla candidatura”, spiega il consigliere. Così la poltrona di sindaco se la contenderanno due liste di centrodestra e la vera star della contesa, il Pd Libero Mancuso, ex magistrato, ed ex consigliere comunale di Bologna che a Camugnano abita, sostenuto da Pd e soprattutto Sel. Con buona pace dei renziani.
Emilia Romagna
Elezioni in Emilia, Pd alla prova inciucio e i 5 Stelle tentano il sorpasso
Nei sedici comuni in cui si andrà al voto per eleggere i nuovi sindaci, il partito di Epifani presenta falle ovunque. A Imola, Daniele Manca, delfino di Errani, si appoggia a Renzi, perde pezzi a sinistra e rischia il ballottaggio con i grillini. A Salsomaggiore e Serramazzoni il partito, non compatto, teme il sorpasso dei grillini
L’inciucio Pd/Pdl alla prova elettorale. Cartina tornasole la storica roccaforte rossa dell’Emilia Romagna con 16 Comuni al voto tra domenica 26 e lunedì 27 maggio, proprio dove il partito di Epifani presenta falle ovunque. Tanto che l’unico big dei democratici giunto a fare campagna elettorale è stato il “forestiero” Matteo Renzi, a Imola per sostenere il candidato Daniele Manca, delfino di Vasco Errani.
Cucitura in extremis tra vecchia corrente bersaniana e il nuovo che avanza proprio nella città in cui si fa sempre più probabile un ballottaggio con la nemesi del Movimento 5 Stelle, e che quattro giorni fa ha accolto un affollatissimo comizio di Beppe Grillo in piazza Matteotti.
Lì, tra gli uffici comunali imolesi, si è consumato lo storico pasticciaccio della scolorina sui documenti della coop Terremerse di Giovanni Errani, fratello di Vasco, vicenda che ha portato davanti a un giudice proprio il potente governatore della Regione, temporaneamente in standby dopo la richiesta di ricorso in Appello della Procura di Bologna.
Imola è anche uno dei luoghi simbolo del mondo cooperativo rosso e di una certa idea di autonomia territoriale e finanziaria dalla vicina Bologna, indipendenza alla fine mai realizzata. Anche se i malumori più grandi sono nati proprio da una “esternalizzazione” – made in Bologna – dei servizi comunali cimiteriali e di manutenzione strade, la Beni Comuni. Operazione che ha portato al distacco di un pezzo di Sel dalla maggioranza e ad una candidatura alternativa a Manca.
In soldoni sono quei 4-5 punti percentuale che servirebbero per chiudere la partita al primo turno ed evitare la roulette russa del ballottaggio con i 5 Stelle, carichi dell’effetto Parma, pronti a raccogliere sia le simpatie degli indipendenti a sinistra di Giorgio Laghi, sia i diversi dissensi del centrodestra divisi in ben 5 liste concorrenti.
L’allargamento di Manca al centro moderato, con il taglio dell’ala sinistra e lo scontro frontale con i grillini, è la strategia del traghettatore Epifani ribadita sul piano locale che mostra però fiato cortissimo proprio in quei piccoli centri dove il Pci-Pds-Ds, e pure il Pd, raccoglieva maggioranze bulgare. (l’articolo sulle amministrative a Imola di Davide Turrini)
Castelnovo di Sotto, Salsomaggiore e Serramazzoni. Caso emblematico è quello del Pd a Castelnovo di Sotto, in provincia di Reggio Emilia, dove il giovanissimo sindaco democratico, Simone Montermini, ha optato per il salto in Parlamento con la lista Monti – senza riuscirci – ed è stato espulso. Ora il partitone si ritrova ad appoggiare il tipico, seppur altrettanto giovane, rappresentante del mondo cooperativo, Maurizio Bottazzi.
Per non dire di Salsomaggiore, in provincia di Parma, feudo leghista commissariato per l’incapacità del centrodestra di rimanere unito, che rischia di finire in mano ai 5 Stelle, primo partito alle politiche di febbraio 2013, perchè il Pd ripresenta la faida renziani contro bersaniani. Filippo Fritelli, della corrente Renzi, ha vinto le primarie ed è supportato da Rifondazione Comunista, ma la discesa in campo con una lista civica dell’ex assessore Andrea Fellini (Sel e Pdci) ha ridato nuovo vigore alla vecchia corrente Bersani che potrebbe comunque confluire qui. (l’articolo sulle elezioni amministrative a Salsomaggiore di Silvia Bia)
Anche a Serramazzoni, in provincia di Modena, nel comune che ha visto gli ultimi due sindaci (uno del Pd) inquisiti, il Pd prova a voltar pagina ma non c’è compattezza attorno al candidato ufficiale Valter Giovannini che si vedrà erodere voti nell’area del centrosinistra dall’indipendente, ex Pd, Rubbiani. (l’articolo sulle elezioni amministrative a Serramazzoni di David Marceddu)
I 5 Stelle primo avversario del Pd. E se i malumori in casa Pd si fanno sentire, dalle parti del Movimento 5 Stelle, proprio nella Regione dove tutto iniziò con il fedifrago Giovanni Favia alla conquista di Bologna, si attende solo di stappare lo spumantino a chilometro zero. A Imola Claudio Frati porta in dote un 26% delle politiche di febbraio che lo lancerebbe diretto al ballottaggio. A Serramazzoni e Salsomaggiore i grillini hanno sfiorato il 30% e nella città termale parmense sono già primo partito. E anche se le dinamiche del voto locale spesso deviano dai risultati nazionali è chiaro che il Movimento 5 Stelle non si è mai trovato così vicino a fare cappotto al Pd come questa volta.
Curioso, infine, che nel comune di Camugnano, paesino dell’Appennino bolognese con 2000 abitanti, residenza dell’unico consigliere regionale 5 Stelle, Andrea Defranceschi, la lista di Grillo non sia presente. “Avevamo programmi e idee di cambiamento per Camugnano, ma non siamo riusciti a trovare un cittadino che si prestasse alla candidatura”, spiega il consigliere. Così la poltrona di sindaco se la contenderanno due liste di centrodestra e la vera star della contesa, il Pd Libero Mancuso, ex magistrato, ed ex consigliere comunale di Bologna che a Camugnano abita, sostenuto da Pd e soprattutto Sel. Con buona pace dei renziani.
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Dallo sviluppo di infrastrutture abilitanti e innovative alla garanzia di stabilità e sicurezza della rete elettrica, passando per la risoluzione delle congestioni locali. Sono gli obiettivi del piano di sviluppo 2025 presentato da Terna. ''Considerato il complesso e sfidante contesto elettrico'' Terna comunica di aver ''svolto una importante attività di definizione delle priorità di sviluppo. Sono stati privilegiati gli interventi che offrono il massimo valore per il sistema, individuando soluzioni 'capital light' al fine di ridurre i costi e massimizzare l'efficacia degli investimenti necessari alla transizione energetica''.
Gli interventi previsti dal piano, che consentiranno di operare con una visione di lungo termine in considerazione delle esigenze della rete, rispondono alla necessità di ''sviluppare infrastrutture abilitanti e innovative, funzionali al raggiungimento della capacità obiettivo efficiente, per aumentare i limiti di transito tra le sezioni di mercato e massimizzare lo scambio di energia''. Il programma prevede anche di ''risolvere le congestioni locali, garantendo l’esercizio in sicurezza all’interno delle zone di mercato, tramite la pianificazione di interventi intrazonali''.
Terna punta inoltre a ''rispondere in modo efficiente a tutte le richieste di connessione alla rete attraverso la definizione di un nuovo modello, la Programmazione territoriale efficiente''. Infine sarà garantita ''la stabilità e la sicurezza della rete elettrica e l’integrazione dei mercati tramite le interconnessioni con l’estero, che consentono una gestione flessibile e bilanciata delle risorse energetiche, favorendo gli scambi tra le reti nazionali''.
Nell’orizzonte temporale del piano di sviluppo 2025, la maggioranza degli interventi previsti in esercizio entro il 2030 ha ottenuto l’autorizzazione o è già in fase di autorizzazione. Tra questi figurano le principali opere infrastrutturali dell’azienda, come Tyrrhenian Link, il collegamento hvdc sottomarino a 500 kV che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna. ''L’opera consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili''. L’opera sarà completata entro il 2028.
Tra le opere principali Terna segnala Adriatic Link: il collegamento hvdc tra Abruzzo e Marche da 1.000 MW di potenza lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini. L’entrata in esercizio è prevista per il 2029. Entro il 2034 sono poi previsti ulteriori rinforzi infrastrutturali tra cui la Dorsale Adriatica: collegamento in corrente continua tra Foggia e Forlì che garantirà il rafforzamento del corridoio adriatico, permettendo un incremento sostanziale della capacità di scambio.
Terna prevede inoltre la realizzazione di importanti infrastrutture che hanno l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza della rete e la capacità intrazonale. Si tratta di interventi che favoriscono lo scambio di energia all’interno della stessa zona di mercato, funzionali all’integrazione delle fonti rinnovabili e alla risoluzione delle congestioni di rete a livello locale. Tra le opere previste, tre collegamenti a 380 kV in Sicilia (Chiaramonte Gulfi-Ciminna, Caracoli-Ciminna e Paternò-Priolo) e uno in Lombardia (Milano-Brescia).
Il Piano di Sviluppo 2025 di Terna si pone l’obiettivo di estrarre maggior valore dagli asset esistenti, tramite interventi di tipo 'capital light', che si basano su strumenti e soluzioni innovative e che si affiancano ai tradizionali interventi infrastrutturali, consentendo di perseguire rilevanti benefici per la rete. L’attività di Terna di pianificazione della futura rete elettrica può contare oggi su iter di approvazione semplificati per le grandi infrastrutture da parte di Arera e Mase. In particolare, l’Autorità, attraverso il meccanismo dell’approvazione per fasi, ha semplificato il processo fornendo strumenti per velocizzare il percorso di progettazione, autorizzazione e realizzazione.
Anche a valle delle recenti semplificazioni normative ''è stato possibile raggiungere una significativa riduzione dei tempip''. La realizzazione delle infrastrutture sarà supportata anche da strumenti che assicurano e garantiscono la sicurezza e la flessibilità del sistema. Su tutti, il Capacity market con cui Terna si approvvigiona di capacità tramite contratti aggiudicati attraverso aste competitive, e il Macse (Meccanismo per l’approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico). La prima asta del Macse sarà svolta da Terna il prossimo 30 settembre.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.