“O ci sono margini per un reinvestimento nella scuola pubblica oppure devo smettere di fare il ministro dell’Istruzione“. Lo afferma la titolare del dicastero, Maria Chiara Carrozza, ospite di “Nove in punto” su Radio24. “L’investimento per le scuole paritarie” – continua – “”è necessario per il futuro del Paese, non ci sono strade disponibili. Siamo in una situazione drammatica, dobbiamo mettere in sicurezza le nostre scuole, dobbiamo metterle in grado di proteggere i nostri bambini”. E aggiunge: “Sono rimasta colpita dal rapporto Istat secondo cui siamo il Paese con la quota più alta in Europa di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non partecipano ad attività formative. Questo per me è un dramma, che non mi fa dormire la notte”. Il ministro dell’Istruzione assicura: “Dobbiamo lavorare su questo, altrimenti come facciamo a parlare di crescita?”. Sull’ipotesi di togliere finanziamenti pubblici alle scuole paritarie, è lapidaria: “Sarebbe un disastro. Le scuole paritarie coprono una parte degli studenti italiani e offrono un servizio pubblico. Se togliessimo questi soldi metteremmo in grave difficoltà queste scuole e molti bambini non avrebbero accesso alla scuola”. E spiega: “I 500 milioni circa di finanziamento alle scuole paritarie sono una parte dei 40 miliardi di spesa per la scuola pubblica. Sono una piccola parte” – prosegue – “che però copre laddove il sistema delle scuole statali non riesce ad arrivare. Soprattutto sulla scuola dell’infanzia sulla quale siamo deboli e sulla quale dovremmo tornare ad investire”. Riguardo al referendum di Bologna, Maria Chiara Carrozza non ha dubbi: “Sto dalla parte della scuola pubblica, sto dalla parte dello Stato e del servizio pubblico“
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