Venti milioni di euro per le imprese più piccole e di recente formazione, quelle più colpite dalla recessione. Per combattere la crisi la Puglia sceglie la strada dell’investimento, come aveva più volte caldeggiato anche a livello nazionale il governatore Nichi Vendola. L’ultima iniziativa della Regione si chiama “Fondo di microcredito d’impresa” e mira a contrastare la disoccupazione (arrivata a livelli da record) sostenendo le aziende, che il lavoro lo creano. Il provvedimento, varato circa 6 mesi fa, diventa operativo adesso con la pubblicazione del bando e sfrutta le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea (in particolare quelle del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013 – Asse II “Occupabilità”). Grazie ad esse, il fondo agevolerà le microimprese con i conti in ordine, che hanno voglia di crescere ma non possono farlo per mancanza di liquidità, e che pertanto non hanno i requisiti minimi o le garanzie patrimoniali per ottenere dei prestiti veri e propri dalla banche.

“L’autoimprenditorialità, negli anni recenti, ha rappresentato spesso l’unica alternativa alla carenza di posti di lavoro. In Puglia le imprese piccole e piccolissime rappresentano la quasi totalità del tessuto produttivo”, ha dichiarato l’Assessore al Lavoro, Leo Caroli. Che, commentando la misura approvata dalla Regione, non ha risparmiato una frecciata agli istituti bancari: “Con il Fondo di microcredito intendiamo arrivare a quelle imprese alle quali le banche hanno smesso di concedere fiducia. Il sistema pubblico ha l’obbligo morale di sostenerle”. Proprio per questo le condizione per accedere ai finanziamenti regionali saranno molto semplici: avere meno di dieci addetti ed essere attivi da meno di 5 anni. Altro requisito fondamentale sarà ovviamente avere una liquidità inferiore ai 50mila euro (la soglia di “bancabilità”, appunto), fatturare meno di 120mila euro l’anno e non possedere proprietà o attrezzature di valore superiore ai 200mila euro.

I finanziamenti saranno di un importo compreso fra i 5mila e i 25mila euro, per una durata massima di 60 mesi. E anche il tasso di interesse fisso sarà agevolato: il 70% del tasso di riferimento stabilito dall’Unione Europea (che attualmente significherebbe un interesse dello 0,46%). Il bando non avrà scadenza, lo sportello accetterà domande a partire dal prossimo 18 giugno ed erogherà i finanziamenti fino ad esaurimento delle risorse. Il provvedimento, inoltre, mira anche a dare un taglio alle lungaggini burocratiche, che spesso penalizzano le imprese tanto quanto la crisi: “Ad erogare il finanziamento sarà direttamente Puglia sviluppo (una società per azioni controllata dalla Regione, nda), senza alcun passaggio intermedio dalle banche. In questo modo sarà più facile e più rapido entrare subito in possesso dei soldi”, ha sottolineato Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico.

Secondo le previsioni, dovrebbero essere circa 1300 le aziende che beneficeranno di questi finanziamenti nei prossimi 3 anni. Il Fondo di microcredito si inserisce all’interno del Piano straordinario per il lavoro della Regione Puglia; e rappresenta il nono intervento destinato alle piccole imprese, per un investimento complessivo di oltre 250 milioni di euro, che ha coinvolto circa 2mila progetti. Le stime in possesso della Regione prevedono che a regime il Piano possa portare più di 4mila nuovi posti di lavoro. A fronte, però, di un dato complessivo di disoccupazione del 18%, con quella giovanile superiore al 40%. Questi venti milioni, insomma, sono solo una boccata d’ossigeno. Per non morire asfissiati dalla crisi. E dall’austerity.

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